azactam*inf fl 1g aztreonam bristol-myers squibb srl

Che cosa è azactam inf fl 1g?

Azactam preparazione iniettabile prodotto da bristol-myers squibb srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Azactam risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di altro antibatterico beta-lattamico.
Contiene i principi attivi: aztreonam
Codice AIC: 025408042 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili"; in particolare il prodotto trova indicazione nellesuddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi. E' in grado di ridurre l'incidenza delle infezioni post-operatorie in pazienti sottoposti a procedure chirurgiche classificate contaminate o potenzialmente contaminate.

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Posologia

Adulti: puo' essere somministrato per via intramuscolare o per via endovenosa. La via endovenosa e' consigliabile per i pazienti che necessitino di posologie maggiori di 1 g o in quelli con setticemia, ascessiparenchimali localizzati (come ad esempio gli ascessi intraaddominali) od altre infezioni sistemiche gravi o che mettano in pericolo la vita del paziente. Il dosaggio e la via di somministrazione vanno stabiliti in rapporto alla sensibilita' dei patogeni causali, alla gravita' dell'infezione ed alle condizioni del paziente. Infezioni delle vie urinarie: 0,5 o 1 (g) ogni 8 o 12 ore. Infezioni sistemiche gravi: 1 o 2 (g) ogni 8 o 12 ore. Infezioni sistemiche gravi che minacciano la vita: 2 (g) ogni 6 o 8 ore. In infezioni delle vie urinarie si e' dimostrata efficace anche una sola somministrazione giornaliera di 1 g con risoluzione dell'infezione dopo alcuni giorni di terapia. In pazienti particolarmente gravi potra' essere associato un antibiotico specifico per tali germi. La dose deve essere diminuita in pazienti con ridotta eliminazione urinaria, transitoria o persistente, a causa di una insufficienza renale. Dopo una dose iniziale di attacco di 1-2 g, la dose va dimezzata in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Se e' disponibile solo la creatininemia puo' essere usata la seguente formula (basata su sesso, peso ed eta' del paziente) onde ottenere il valore della clearance della creatinina. Maschi: rapporto tra peso (Kg) x (140-eta') e 72 x creatininemia (mg/dl). Femmine: 0,85 x il valore precedente. Nei pazienti in emodialisi puo' essere somministrata una posologia iniziale di 0,5-1 o 2 g; la dose di mantenimento deve essere un quarto di quella iniziale e data ad intervalli di 6-8 o 12 ore. Nelle infezioni gravi, deve essere somministrato, in aggiunta alle dosi di mantenimento, un ottavo della dose iniziale dopo ogni emodialisi. Profilassi chirurgica: 1 g in monoterapia od in associazione conun altro antibiotico somministrata poco prima della chirurgia e dopo 8 e 16 ore dalla prima dose. Neonati e bambini nella prima infanzia: 30 mg/kg per via endovenosa ogni 6-8 ore. Nota: nei prematuri (con pesocorporeo inferiore a kg 2,5) somministrare 30 mg/kg per via endovenosa ogni 12 ore nella prima settimana di vita. Bambini oltre i 2 anni: 30 mg/kg per via endovenosa o intramuscolare ogni 6 ore; nelle infezioni meno gravi, in assenza di setticemia, possono essere impiegate posologie di 30 mg/kg con frequenza minore di quella di cui sopra. Nei soggetti con peso corporeo superiore a 40 kg si possono usare le posologie previste per gli adulti Nelle infezioni severe possono essere impiegati dosaggi fino a 50 mg/kg ogni 6-8 ore, sotto stretta osservanza medica. Il fattore piu' importante per la determinazione del dosaggio nei pazienti anziani e' lo stato clinico renale; come per tutti gli antibiotici eliminati per via renale, dovranno essere effettuate stime della clearance della creatinina e, se necessario, apportate modifiche appropriate al dosaggio.

Effetti indesiderati

Studi clinici. Reazioni dermatologiche, quali orticaria, eritema multiforme, necrosi epidermica tossica, dermatite esfoliativa, prurito, sudorazione e rash, che in rari casi ha acquisito caratteristiche di notevole gravita' tali da mettere in pericolo la vita del paziente. Reazioni ematologiche, raramente osservate. E' stato riferito aumento del tempo di protrombina e di quello di tromboplastina parziale. Sono stateosservate trombocitopenia, trombocitosi, pancitopenia e falsa positivita' al test di Coombs. Reazioni gastrointestinali quali diarrea, nausea e/o vomito e alterazioni del gusto, colite pseudomembranosa e sanguinamento intestinale. Con rara frequenza e' stato osservato un raddoppiamento dei valori normali o preterapia della fosfatasi alcalina, delle SGOT e SGPT. Altre reazioni collaterali, raramente riportate, sono flebite o tromboflebite dopo sommministrazione endovenosa, sensazione spiacevole nel punto di iniezione, cefalea, confusione, dolori muscolari-ossei. Cosi' come con tutti i prodotti ad attivita' antibiotica, anche con AZACTAM possono verificarsi fenomeni di anafilassi con angioedema e broncospasmo.

Indicazioni

Infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili"; in particolare il prodotto trova indicazione nellesuddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi. E' in grado di ridurre l'incidenza delle infezioni post-operatorie in pazienti sottoposti a procedure chirurgiche classificate contaminate o potenzialmente contaminate.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ad uno qualsiasi dei componenti. Gravidanza e allattamento. Eta' pediatrica.

Avvertenze

Prima di iniziare la terapia occorre accertare un'eventuale anamnesi di reazioni di ipersensibilita' al medicinale, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri farmaci. Pazienti con documentata allergia alla penicillina, non sembrano reagire a questo farmaco; tuttavia fino ache non sara' acquisita maggiore esperienza, i pazienti con reazioni di tipo 1 od anafilattiche alle penicilline dovranno essere trattati solo se il beneficio potenziale supera i rischi potenziali di una gravereazione allergica. Gli antibiotici devono essere somministrati con cautela ad ogni paziente che abbia forme di allergia specie se a farmaci; se si verificano reazioni allergiche il trattamento deve essere sospeso. Colite pseudomembranosa e' stata descritta con l'uso di pressocche' tutti gli antibatterici, incluso l'aztreonam, e puo' degenerare da lieve a grave mettendo in pericolo la vita del paziente. In presenzadi crescita opportunistica di microrganismi non sensibili puo' esserenecessaria una terapia adeguata. Come altre betalattamine puo' indurre resistenza microbica e tale evenienza e' maggiore verso organismi opportunisti. Essendoci dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia del prodotto nei neonati con meno di una settimana di vita, l'impiego in questi pazienti deve essere attentamente stabilito. Il medicinale contiene arginina che puo' causare aumenti dell'arginina sierica, dell'insulina e della bilirubina indiretta; le conseguenze derivanti dal trattamento con questo aminoacido sui neonati non sono state pienamente stabilite. Non sono stati condotti studi di carcinogenicita' negli animali. Studi di tossicita' genetica in vivo ed in vitro non hanno mostrato segni di mutagenicita'. Studi sulla riproduzione nei ratti non hanno mostrato segni di alterazione della funzione riproduttiva. E' consigliabile controllare la funzionalita' renale specialmente in soggetti che ricevono dosaggi elevati. Poiche' durante terapia con aztreonam si puo' riscontrare un prolungamento del tempo di protrombina, e' necessariomonitorizzare i pazienti in trattamento con anticoagulanti orali.

Gravidanza e Allattamento

Aztreonam attraversa la barriera placentare e penetra nella circolazione del feto. Non sono stati condotti studi su donne in stato di gravidanza, pertanto in queste ultime e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto diretto controllo. Il principio attivo e' escreto con il latte materno in quantita' che sono inferiori all'1% dei rispettivi livelli sierici materni.

Interazioni con altri prodotti

Gentamicina, metronidazolo, clindamicina, nafcillina e cefradina: nonhanno evidenziato alcuna interazione farmaco-cinetica significativa. Penicilline, cefalosporine, aminoglicosidi, clindamicina e metronidazolo: hanno mostrato in vitro di avere un effetto additivo o sinergico senza alcuna evidenza di antagonismo. L'assunzione di bevande alcolichedurante la terapia non provoca disturbi, contrariamente a quanto avviene per il cefamandolo, il moxalactam ed il cefoperazone. Probenecid ofurosemide: aumento, in misura lievissima, dei livelli sierici di aztreonam.

Forme Farmacologiche


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