atenololo doc 14 compresse 100mg atenololo doc generici srl

Che cosa è atenololo doc 14cpr 100mg?

Atenololo doc compresse prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Atenololo doc risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di beta-bloccanti, non associati.
Contiene i principi attivi: atenololo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: atenololo.
Codice AIC: 033789013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale; angina pectoris; aritmia tachicardica.

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Posologia

>>Ipertensione arteriosa: mezza compressa al giorno. Se non si ottiene un effetto soddisfacente aumentare la dose ad una compressa (100 mg)al giorno durante la seconda settimana. Di solito il pieno effetto antiipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando l'atenololo con altri farmaci antiipertensivi. In particolare la somministrazione contemporanea con un diuretico determina uneffetto antiipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci. >>Angina pectoris: una compressa (100 mg) al giorno. Aumentando laposologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio. >>Aritmie: mezza o una compressa al giorno. >>Anziani: puo' rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. >>Bambini: non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico dell'atenololo; pertanto si sconsiglia la somministrazione. >>Pazienti con insufficienza renale: poiche' l'atenololo e' escreto per via renale e' necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non si verifica accumulo significativo dell'atenololo nei pazienti chehanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min (il limitenormale e' di 100-150 ml/min). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min (equivalente a 3,4-6,8 mg% di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance creatininica minore di 15 ml/min (equivalente a6,8 mg% di creatininemia), la posologia deve essere di 50 mg a giornialterni o 100 mg ogni 4 giorni.

Effetti indesiderati

Sistema cardiovascolare: bradicardia; deterioramento della funzionalita' cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca; ipotensione; ipotensione posturale che puo' essere associata a sincope; freddo alle estremita'; nei pazienti sensibili si puo' aggravare un blocco cardiaco; claudicazione intermittente; fenomeno di Raynaud. Sistema nervoso centrale: capogiri; cefalea; cambiamenti dell'umore; incubi notturni; psicosi e allucinazioni; disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti. Aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. Sistema gastrointestinale: secchezza delle fauci; disturbi gastrointestinali. Ematologici: porpora; trombocitopenia; granulocitopenia. Sistema tegumentario: alopecia; secchezza agli occhi; reazioni cutanee di tipo psoriasico o aggravamento della psoriasi; rash cutaneo; eruzioni eritematose. Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa spiegazione, deve essere considerata la sospensione del trattamento. Neurologici: parestesia. Sistema respiratorio: in pazienti con asma o con una storia di problemi asmatici puo' verificarsi broncospasmo. Sensi: disturbi visivi. Altri: affaticamento; e' stato osservato un incremento dianticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. L'eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede l'interruzione del trattamento; la sospensione deve essere graduale.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale; angina pectoris; aritmia tachicardica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti o sostanze strettamente correlatedal punto di vista chimico. Bradicardia spiccata; blocco atrioventricolare superiore al primo grado; insufficienza cardiaca non controllatada una terapia adeguata; shock cardiogeno, feocromocitoma non trattato, ipotensione, acidosi metabolica, severi disturbi della circolazionearteriosa periferica. Non associare a terapia con verapamil e diltiazem. Gravidanza ed allattamento. Eta' pediatrica.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, sodio amido glicolato, acido stearico e silice colloidale.

Avvertenze

Il trattamento non deve essere interrotto bruscamente, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Sebbene l'atenololo sia controindicato nello scompenso cardiaco, puo' essere somministrato, con la dovuta cautela, ai pazienti con una riserva cardiaca scarsa, mentre il suo impiego deve essere evitato nei pazienti affetti da scompenso cardiaco conclamato; puo' tuttavia essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata da una terapia adeguata. Qualora comparisse insufficienza cardiaca congestizia, si dovra' sospendere temporaneamente la terapia fino a che la manifestazione sia stata controllata. La riduzione della frequenza cardiaca e' una delle azioni farmacologiche indotte dall'atenololo; qualora compaiano sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca, il dosaggio dell'atenololo deve essere ridotto. La cardioselettivita' posseduta dall'atenololo permette il suo impiego, con cautela, nei pazienti con malattie ostruttive croniche delle vie aeree. Tuttavia nei pazienti asmatici puo' indurre un aumento delle resistenze delle vie respiratorie; in tal caso la terapia con l'atenololo deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori, quali il salbutamolo o l'isoprenalina, ai dosaggi comunemente utilizzati.Nei pazienti diabetici, in particolare in quelli affetti da diabete labile, e in pazienti soggetti a ipoglicemia, l'atenololo, a causa della propria attivita' bloccante beta-adrenergica, puo' prevenire la comparsa dei segni e sintomi premonitori dell'ipoglicemia acuta quali le modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Neitrattamenti prolungati e' pertanto consigliabile un controllo periodico dei relativi parametri ematochimici. L'atenololo puo' modificare latachicardia indotta da ipoglicemia. L'atenololo puo' mascherare i segni di tireotossicosi. Il beta blocco puo' aggravare i disturbi vascolari periferici preesistenti. Non somministrare a pazienti affetti da gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica. Nei pazienti in terapia con beta-bloccante e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioniallergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. Se un paziente in trattamento dovesse essere sottoposto ad anestesiagenerale, occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia, inquanto il blocco beta-adrenergico puo' ridurre l'effetto inotropo richiesto da quegli anestetici che necessitano di un'adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalita' cardiaca. Dovra' essere pertanto impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa. L'atenololo e' escreto per via renale e pertanto il dosaggio deve essere regolato con particolare attenzione nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. L'atenololo viene rimosso dall'organismo durante l'emodialisi. Qualora il paziente in terapia con l'atenololo venga sottoposto a dialisi, la terapiava proseguita per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta. La somministrazione deve essere effettuata sotto controllo ospedaliero in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa. L'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test anti-doping.

Gravidanza e Allattamento

Non puo' essere esclusa la possibilita' di un danno fetale e quindi e' consigliabile non impiegare l'atenololo durante la gravidanza. Attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nelcordone ombelicale. L'atenololo si accumula nel latte materno in concentrazioni pari a 3 volte le concentrazioni ematiche medie. Nonostantenon vi siano segnalazioni di effetti negativi sul neonato e' consigliabile astenersi dall'impiego del prodotto durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Particolare cautela richiede la somministrazione dell'atenololo a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe di Vaugham Williams, come la disopiramide, per il possibile rischiodi depressione miocardica e bradicardia. Non deve essere somministrato a pazienti in terapia con verapamil; e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia. Poiche' i beta-bloccanti possono aggravare ilbrusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo sospensione della clonidina, occorre particolare cautela nella sostituzione della clonidina con il beta-bloccante. Pertanto, l'inizio del trattamentocon il beta-bloccante deve avvenire parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina. Se atenololo e clonidina vengono somministrati contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deveessere interrotta se non parecchi giorni dopo la sospensione del beta-bloccante. L'uso concomitante di farmaci ACE-inibitori potenzia l'effetto ipotensivo. L'uso concomitante di farmaci che inibiscono la sintesi di prostaglandine (es. ibuprofene, indometacina) puo' diminuire l'effetto ipotensivo dei beta-bloccanti. L'uso concomitante di glicosidi digitalici puo' aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare. L'uso concomitante di alcool aumenta l'effetto ipotensivo. I beta-bloccanti possono aumentare l'effetto ipoglicemico e mascherare i segni di ipoglicemia quali il tremore e la tachicardia. I beta-bloccanti dovrebbero essere evitati nei pazienti diabetici; qualora risultassero indispensabili, la glicemia dovrebbe essere attentamente monitorata.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.