atenololo alter 42 compresse 100mg atenololo laboratori alter srl

Che cosa è atenololo alter 42cpr 100mg?

Atenololo union compresse divisibili prodotto da laboratori alter srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Atenololo union risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di betabloccanti, non associati.
Contiene i principi attivi: atenololo
Codice AIC: 033279023 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale; angina pectofis; aritmie, intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.

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Posologia

Adulti. Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale: 100 mg al giomo. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando Atenololo con altri farmaci antipertensivi. In particolare, la somministrazione contemporanea di Atenololo con un diuretico determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci. Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione 100 mg al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio. Aritmie: si consiglia una posologia di mantenimentoper via orale di 50-100 mg/die. Anziani. Puo' rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Bambini. Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico di Atenololo; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini. Insufficienza renale. Poiche' l'Atenololo e' escreto per via renale e' necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non si verifica accumulo significativo di Atenololo nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min (il limite normale e' di 100-150 ml/min). Nei pazienti con clearance creatininica di 15-35 ml/min (equivalente a 3,4-6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o 100 mg a giornialterni. Per i pazienti con clearance creatininica minore di 15 ml/min (equivalente a 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni. Ai pazienti in emodialisi l'Atenololo deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.

Effetti indesiderati

Sistema cardiovascolare: bradicardia; deterioramento della funzionalita' cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca; ipotensione; ipotensione posturale che puo' essere associata a sincope; freddo alle estremita'; nei pazienti sensibili si puo' aggravare un blocco cardiaco; claudicazione intermittente, fenomeno di Raynaud. Sistema nervoso centrale: capogiri; cefalea: cambiamenti dell'umore; incubi notturni psicosi e allucinazioni; disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti. Aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. Sistema nervoso periferico: parestesia. Sistema gastrointestinale: secchezzadelle fauci, disturbi gastrointestinali. Ematologici: porpora; trombocitopenia, granulocitopenia. Sistema tegumentario: alopecia, secchezzaagli occhi; reazioni cutanee di tipo psoriasico: aggravamento della psoriasi; rash cutaneo; eruzioni eritematose. Sistema respiratorio: in pazienti con asma o con una storia di problemi asmatici puo' verificarsi broncospasmo. Organi di senso: disturbi visivi. Altri: affaticamento; e' stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. L'eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose richiede l'interruzione del trattamento. Qualora, secondo il giudizio clinico la qualita' di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale; angina pectofis; aritmie, intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Bradicardia; shock cardiogeno; ipotensione; acidosi metabolica; gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica; blocco atrioventricolare di 2 e 3 grado; malattiadei nodo del seno; feocromocitoma non trattato; scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata. Atenololo non deve essere associato a terapia con calcio antagonisti con effetto inotropo negativo. Generalmente controindicato in gravidanza, nell'allattamento e in eta' pediatrica. Gravidanza. L'Atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale. Non sonostati effettuati studi sull'impiego di Atenololo nel 1 trimestre di gravidanza e pertanto non puo' essere esclusa la possibilita' di un danno fetale. L'Atenololo e' stato impiegato sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel 3 trimestre. L'uso di Atenololo in donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata e' stato associato a un ritardo della crescita intrauterina. L'uso dell'Atenololo in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel 1 e 2 trimestre digestazione. Allattamento. Si riscontra un accumulo significativo di Atenololo nel latte materno. Deve essere adottata cautela quando Atenololo viene somministrato a donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Atenololo non deve essere somministrato a pazienti in terapia con calcioantagonisti con effetto inotropo negativo (es. verapamil, diltiazem); e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia. L'uso concomitante con diidropiridine (es. nifedipina) puo' aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di insufficienza cardiaca inpazienti con insufficienza cardiaca latente. I farmaci glicosidi digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina, e' necessario che l''inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina. Particolare cautela richiede la somninistrazione di Atenololo a pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici appartenenti alla I classe, come la disopiramide. I farmaci simpaticomimetici, come l'adrenalini possono contrapporsi all'efferto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente. L'uso concomitante di farmaci inibitori la sintesi prostaglandinica (es. l'ibuprofene e l'indometacina) puo' ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti. E' necessario porre particolare cautela nell'uso degli agenti anestetici in pazienti trattati con Atenololo. Occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia e, in questo caso, deve essere impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa. L'uso dei beta-bloccanti con agenti anestetici puo' provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. E da evitare l'uso di agenti anestetici che causano depressione miocardica.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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