aston 4 compresse 70mg acido alendronico s.f. group srl

Che cosa è aston 4cpr 70mg?

Aston compresse rivestite prodotto da s.f. group srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Aston risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di bisfosfonati, per il trattamento delle malattie delle ossa.
Contiene i principi attivi: acido alendronico sale sodico triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: acido alendronico (come alendronato sodico triidrato).
Codice AIC: 037444015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale. Riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.

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Posologia

Il dosaggio raccomandato e' di una compressa da 70 mg in mono-somministrazione settimanale. Per ottenere un adeguato assorbimento l'alendronato deve essere deglutito almeno 30 minuti prima di qualsiasi alimento, bevanda o farmaco della giornata insieme solo ad acqua semplice. E'probabile che altre bevande (inclusa l'acqua minerale), alimenti e alcuni farmaci riducano l'assorbimento di alendronato. Per facilitare ilrilascio a livello gastrico e ridurre il potenziale di irritazione/eventi indesiderati locali ed esofagei, deve essere deglutito solo dopo essersi alzati dal letto per iniziare la giornata, con un bicchiere colmo d'acqua (non meno di 200 ml). Masticare o sciogliere in bocca la compressa, a causa del rischio potenziale che si verifichino ulcerazioni orofaringee. Non distendersi prima di aver mangiato qualcosa, il chedeve avvenire almeno 30 minuti dopo l'assunzione della compressa. Nondistendersi per almeno 30 minuti dopo aver assunto il farmaco. Non assumere al momento di coricarsi o prima di alzarsi dal letto all'iniziodella giornata. Assumere integratori di calcio e vitamina D se l'introito dietetico non e' adeguato. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Non e' necessario aggiustare il dosaggio nei pazienti con GFR (velocita' di filtrazione glomerulare) maggiore di 35 ml/min. Non e' raccomandato in pazienti con funzione renalecompromessa quando la GFR e' minore di 35 ml/min, in quanto non sono disponibili informazioni in proposito. I risultati sono insufficienti per supportatre l'uso nei bambini. Non e' stato studiato nel trattamento dell'osteoporosi indotta dai glicocorticoidi.

Effetti indesiderati

>>Studi clinici e/o esperienza post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Rare (>=1/10.000 =1/100 =1/1.000 >Esperienza post-marketing. Reazioni avverse la cui frequenza non e' nota. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: osteonecrosi della mandibola e/o mascella. La maggior parte delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma si sono verificati anche casi in pazienti trattati per l'osteoporosi. L'osteonecrosidella mandibola e/o mascella e' generalmente associata ad estrazione dentaria e/o ad infezione locale (inclusa l'osteomielite). Sono considerati fattori di rischio anche diagnosi di tumore, chemioterapia, radioterapia, terapia con corticosteroidi e scarsa igiene orale, gonfiore delle articolazioni. Fratture da stress della diafisi prossimale del femore. Patologie del sistema nervoso: capogiro. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo: alopecia. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, edema periferico. >>Esami diagnostici.Negli studi clinici, sono state riportate riduzioni asintomatiche, lievi e transitorie del calcio e del fosfato sierici rispettivamente nel18% e nel 10% circa dei pazienti trattati con alendronato 10 mg/die rispetto a 12% e 3% circa di quelli trattati con placebo. Tuttavia, le incidenze delle riduzioni del calcio sierico fino a valori <8,0 mg/dl (2,0 mmol/l) e del fosfato sierico fino a valori di <= 2,0 mg/dl (0,65mmol/l) rilevate nei due gruppi di trattamento sono risultate simili

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati sull'uso di alendronato in donne in gravidanza. Non deve essere usato in gravidanza. Non e' noto se l'alendronatoviene escreto nel latte umano; non deve essere utilizzato durante l'allattamento.

Indicazioni

Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale. Riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.

Controindicazioni ed effetti secondari

Patologie dell'esofago e altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi e acalasia. Impossibilita' a stare in piedi o seduti con il busto eretto per almeno 30 minuti. Ipersensibilita' all'alendronato o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipocalcemia.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, silice colloidale anidra, sodio stearil fumarato. Rivestimento: ipromellosa, talco.

Avvertenze

Puo' causare irritazione locale della mucosa del tratto gastrointestinale superiore. A causa del potenziale peggioramento della patologia di base, si deve agire con cautela nel somministrare l'alendronato a pazienti con patologie attive a livello del tratto gastro-intestinale superiore, quali disfagia, patologie esofagee, gastrite, duodenite, ulcere o con storia recente (entro l'anno precedente) di patologie gastrointestinali importanti quali ulcera peptica o sanguinamento gastrointestinale attivo o chirurgia del tratto gastrointestinale superiore esclusa la piloroplastica. Sono stati riportati reazioni indesiderate (alcune gravi e con necessita' di ospedalizzazione) a carico dell'esofago quali esofagite, ulcere esofagee ed erosioni esofagee, raramente seguite da stenosi esofagee. Fare attenzione alla comparsa di qualsiasi segno o sintomo che indichi una possibile reazione esofagea. Il rischio dieventi indesiderati gravi a livello esofageo sembra essere maggiore nei pazienti che non assumono l'alendronato in maniera appropriata e/o che continuano ad assumere l'alendronato dopo lo sviluppo di sintomi riferibili ad irritazione esofagea. Sono stati segnalati (dopo l'entrata in commercio del farmaco) rari casi di ulcere gastriche e duodenali,alcuni dei quali gravi ed associati a complicanze. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), e' stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella e' stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mandibola e/o mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentaria, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella. Sono stati riportati dolori ossei, articolari e/o muscolari. Nell'esperienza post-marketing questi sintomi sono stati raramente gravi e/o hanno causato disabilita'. I tempi di esordio dei sintomi sono risultati variabili da ungiorno a diversi mesi dall'inizio del trattamento. Nella maggior parte dei pazienti l'interruzione del trattamento ha dato luogo a un sollievo dai sintomi. A seguito di una nuova somministrazione dello stesso farmaco o di un altro bifosfonato, un sottogruppo di pazienti e' andato incontro ad una ricaduta dei sintomi. In caso di mancata assunzione della dose settimanale di 70 mg, assumere una compressa al mattino successivo al giorno della dimenticanza. Non si devono prendere due compresse lo stesso giorno ma si deve ricominciare ad assumere una compressa una volta a settimana, nel giorno prescelto come stabilito in precedenza. Non si raccomanda l'uso in pazienti con compromissione della funzione renale quando la GFR e' minore di 35 ml/min. L'ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare la terapia. Anche altri disordini riguardanti il metabolismo minerale devono essere trattati adeguatamente. In pazienti affetti da queste condizioni cliniche deve essere effettuato il monitoraggio dei livelli del calcio sierico e dell'ipocalcemianel corso del trattamento. A causa dell'effetto positivo dell'alendronato sull'incremento della mineralizzazione dell'osso, possono verificarsi diminuzioni dei livelli sierici del calcio e dei fosfati. Tali diminuzioni sono usualmente limitate ed asintomatiche. Vi sono state tuttavia rare segnalazioni di ipocalcemia sintomatica, occasionalmente gravi e spesso a carico di pazienti con condizioni predisponenti. Fratture da stress (conosciute anche come fratture da insufficienza) della diafisi prossimale del femore sono state riportate in pazienti trattatia lungo termine con acido alendronico (tempo di insorgenza compreso nella maggior parte dei casi tra 18 mesi a 10 anni). Le fratture si sono verificate dopo un trauma minimo o in assenza di trauma e alcuni pazienti hanno accusato dolore a livello della coscia, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini di fratture da stress, insorto da settimane a mesi prima del manifestarsi di una frattura completa del femore. Spesso le fratture sono bilaterali; per questa ragione nei pazienti trattati con bifosfonati che hanno avuto una frattura della diafisi femorale deve essere controllato il femore controlaterale. E' stata inoltre riportata una limitata guarigione di queste fratture. In pazienti con frattura da stress e' consigliabile l'interruzione della terapia con bifosfonati in base alla valutazione del paziente, effettuata su profilo individuale rischio/beneficio. E' particolarmente importante assicurare un adeguato apporto di calcio e vitamina D in pazientiin terapia con glucocorticoidi. Il prodotto contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati sull'uso di alendronato in donne in gravidanza. Non deve essere usato in gravidanza. Non e' noto se l'alendronatoviene escreto nel latte umano; non deve essere utilizzato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

E' probabile che cibo e bevande (inclusa l'acqua minerale), integratori di calcio, antiacidi e altri farmaci per somministrazione orale, seassunti contemporaneamente all'alendronato, interferiscano con l'assorbimento di quest'ultimo. Di conseguenza, i pazienti devono lasciare trascorrere almeno 30 minuti dall'assunzione dell'alendronato prima dell'assunzione orale di qualsiasi altro farmaco. Non si prevedono altre interazioni farmacologiche di rilevanza clinica. Negli studi clinici, ad alcuni pazienti sono stati somministrati estrogeni (intravaginali, transdermici o orali) durante il trattamento con l'alendronato. Non sono stati identificati eventi indesiderati attribuibili all'uso degli estrogeni durante il trattamento con l'alendronato. Sebbene non siano stati condotti studi specifici di interazione, negli studi clinici l'alendronato e' stato usato con una vasta gamma di farmaci comunemente prescritti senza dare luogo ad eventi indesiderati di rilevanza clinica.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.