arianna*84cpr riv 60mcg+15mcg gestodene ed bayer spa

Che cosa è arianna 84cpr riv 60mcg+15mcg?

Arianna compresse rivestite prodotto da bayer spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Arianna risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di contraccettivi ormonali sistemici.
Contiene i principi attivi: gestodene/etinilestradiolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: gestodene: 60 mcg; etinilestradiolo: 15 mcg.
Codice AIC: 034921027 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Contraccezione ormonale orale.

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Posologia

Assumere con regolarita' e senza interruzione una compressa al giorno, alla stessa ora, per 28 giorni consecutivi (una compressa giallo-pallido attiva nei primi 24 giorni e una compressa bianca inattiva nei 4 giorni seguenti), senza alcun intervallo tra una confezione e l'altra.Il sanguinamento da sospensione inizia normalmente 2-3 giorni dopo l'assunzione dell'ultima compressa attiva e puo' persistere anche oltre l'inizio della nuova confezione. >>Come iniziare il prodotto. Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente: assumere la prima compressa il primo giorno di mestruazione. Passaggio da un altro contraccettivo orale combinato (COC): la donna deve cominciare il medicinale il giorno dopo l'ultima compressa attiva del suo precedente contraccettivo orale combinato. Passaggio da un metodo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto ): si puo' passare al farmaco in qualsiasi momento se si utilizza la minipillola, cominciando il giorno successivo. In caso di un impianto, l'assunzione del medicinaledeve cominciare nel giorno di rimozione dell'impianto o, nel caso di un prodotto iniettabile, nel giorno in cui dovrebbe essere praticata l'iniezione successiva. In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo non ormonale per i primi 7 giorni d'assunzione delle compresse. Dopo un aborto nel primo trimestre: la donna puo' iniziare il medicinale immediatamente. Non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. Dopo un parto o un aborto nelsecondo trimestre: poiche' il periodo immediatamente successivo al parto e' associato a un aumentato rischio di tromboembolismo, l'assunzione di contraccettivi orali combinati non deve cominciare prima del ventunesimo- ventottesimo giorno dopo il parto o dopo un aborto nel secondo trimestre. La donna deve essere avvertita di utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale nei primi 7 giorni di assunzione delle compresse. Tuttavia, se nel frattempo si sono avuti rapporti sessuali, prima di iniziare l'assunzione del COC si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione. Dimenticanza di una o piu' compresse: la sicurezza contraccettiva puo' diminuire se si dimentica di assumere le compresse giallo-pallido, in particolare se la dimenticanza si verifica durante i primi giorni della confezione. Se ci si accorge di aver dimenticato di assumere una compressagiallo-pallido entro 12 ore dall'ora consueta, e' necessario prenderla immediatamente e proseguire il trattamento normalmente, assumendo lacompressa successiva alla solita ora. Se ci si accorge di aver dimenticato di assumere una compressa giallo-pallido quando sono trascorse piu' di 12 ore dall'ora consueta, la protezione contraccettiva non e' piu' assicurata. L'ultima compressa dimenticata deve essere assunta immediatamente, anche se cio' puo' significare assumere due compresse nello stesso giorno, e il trattamento contraccettivo orale continuato fino alla fine della confezione calendario, ricorrendo nello stesso tempoanche a un metodo contraccettivo non ormonale per i 7 giorni successivi. Se il periodo di 7 giorni in cui e' richiesto un metodo contraccettivo supplementare va al di la' dell'ultima compressa attiva della confezione in uso, occorrera' iniziare la nuova confezione il giorno successivo a quello dell'assunzione dell'ultima compressa attiva della confezione in uso, eliminando tutte le compresse inattive. E' improbabileche compaia sanguinamento da sospensione prima che si inizi ad assumere le compresse placebo della seconda confezione, ma possono verificarsi spotting o sanguinamento da rottura. Se alla fine della seconda confezione non si presenta un sanguinamento da interruzione del contraccettivo, e' necessario escludere la possibilita' di una gravidanza primadi riprendere ad assumere le compresse. Errori nell'assunzione di unao piu' compresse bianche non hanno conseguenze, sempre che l'intervallo tra l'ultima compressa giallo-pallido della confezione in uso e la prima compressa giallo-pallido della confezione successiva non sia superiore a 4 giorni. In caso di insorgenza di disturbi gastrointestinali: l'insorgenza di disturbi digestivi intercorrenti, come vomito entro quattro ore dall'assunzione della compressa o grave diarrea, puo' rendere temporaneamente inefficace il metodo, a causa di un ridotto assorbimento ormonale. Tali evenienze devono essere affrontate nello stesso modo della dimenticanza della compressa da meno di 12 ore. Le compresse supplementari devono essere prese da una confezione di riserva. Se questi episodi si ripetono per parecchi giorni, si deve ricorrere a un metodo contraccettivo non ormonale supplementare fino all'inizio dellaconfezione successiva.

Effetti indesiderati

Reazioni avverse osservate nelle donne che assumono contraccettivi orali combinati. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Molto raro: carcinoma epatocellulare e tumori epatici benigni (ad es. iperplasia nodulare focale, adenoma epatico). Infezioni ed infestazioni. Comune: vaginite, inclusa la candidiasi. Disturbi delsistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche/anafilattoidi, inclusi casi molto rari di orticaria, angioedema e reazioni gravi con sintomatologia respiratoria e circolatoria; molto raro: esacerbazione del lupus eritematoso sistemico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: modifica dell'appetito (aumento o diminuzione); raro: intolleranza al glucosio; molto raro: esacerbazione della porfiria. Disturbi psichiatrici. Comune: variazioni dell'umore inclusa la depressione, variazioni della libido. Patologie del sistema nervoso. Comune: nervosismo, capogiro; molto raro: esacerbazione della corea. Patologie dell'occhio. Raro: intolleranza alle lenti a contatto; molto raro: neurite ottica, trombosi vascolare retinica. Patologie gastrointestinali.Comune: nausea, vomito, dolore addominale; non comune: crampi addominali, gonfiore; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: ittero colestatico; molto raro: litiasi biliare e colestasi (i COC possono peggiorare una litiasi biliare e una colestasi in atto),patologieepatiche ed epatobiliari (ad es. epatite, alterazioni della funzione epatica). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne; non comune: eruzione cutanea, cloasma (melasma) a volte persistente, irsutismo, alopecia; raro: eritema nodoso; molto raro: eritema multiforme. Patologie renali e urinarie. Molto raro: sindrome emolitico-uremica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dolore al seno, dolorabilita' mammaria, ingrossamento del seno, secrezione mammaria, dismenorrea, alterazione del flusso mestruale, modifica dell'ectropion e della secrezione cervicale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: ritenzione idrica/edema. Esami diagnostici. Comune: variazioni di peso (aumento o diminuzione); non comune: aumento nella pressione arteriosa, cambiamenti dei livelli di lipidi nel siero, compresa l'ipertrigliceride-mia.

Indicazioni

Contraccezione ormonale orale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a uno qualsiasi dei principi attivi o degli eccipienti; tromboembolismo arterioso (presente o pregresso); tromboembolismo venoso (presente o pregresso) come trombosi venosa profonda ed emboliapolmonare; predisposizione ereditaria o acquisita alla trombosi venosa o arteriosa; patologia cerebrovascolare o coronaropatia; ipertensione non controllata; valvulopatia; disturbi del ritmo trombogenici; anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali, come l'aura; diabetecomplicato da micro- o macroangiopatia; carcinoma mammario accertato o presunto; carcinoma dell'endometrio o altra neoplasia estrogeno-dipendente accertata o presunta; adenomi o carcinoma epatico, o malattia epatica in fase attiva, finche' i test della funzione epatica non sianoritornati alla normalita'; sanguinamento genitale di natura non accertata.

Composizione ed Eccipienti

Compressa giallo-pallido (attiva): lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, polacrilin potassio, Opadry giallo YS-1-6386-G [ipromellosa, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172)], macrogol 1450, cera E (cera montanglicolica). Compressa bianca (placebo): lattosio monoidrato, cellulosamicrocristallina, magnesio stearato, polacrilin potassio, Opadry bianco Y-5-18024-A [ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol 400], macrogol 1500, cera E (cera montanglicolica).

Avvertenze

Prima di prescrivere COC, e' necessario escludere la presenza di fattori di rischio per la malattia tromboembolica arteriosa e venosa, tenendo conto delle controindicazioni e delle precauzioni di impiego. L'uso di qualsiasi COC comporta un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (TEV). Il TEV risulta fatale nell'1-2% dei casi. Per i COC contenenti meno di 20 mcg di etinilestradiolo in associazione con desogestrel o gestodene non sono disponibili dati sul rischio di tromboembolismo venoso in confronto con altri COC. In caso di anamnesi familiare dimalattia tromboembolica venosa (che abbia colpito uno o piu' parenti prima dei 50 anni d'eta'), o di anamnesi positiva di trombofilia acquisita, puo' essere utile ricercare eventuali anomalie in grado di favorire la trombosi venosa prima di prescrivere un contraccettivo estroprogestinico. Non c'e' consenso circa il ruolo delle vene varicose e della tromboflebite superficiale nella tromboembolia venosa. Studi epidemiologici hanno associato l'uso di COC con un aumentato rischio di tromboembolismo arterioso. Il rischio tromboembolico arterioso associato all'uso dei contraccettivi orali aumenta con l'eta' e con il fumo. Puo' verificarsi un rischio leggermente superiore di diagnosi di cancro delseno tra le utilizzatrici di contraccettivi orali. Tale aumento del rischio non sembra dipendere dalla durata del trattamento. Questo aumentato rischio e' temporaneo e scompare dopo 10 anni dalla sospensione del contraccettivo orale. E' possibile che venga diagnosticato un numero maggiore di tumori del seno nelle donne che assumono contraccettivi orali, per il monitoraggio clinico piu' regolare cui esse si sottopongono, che comporta un aumento della probabilita' di diagnosi precoce. Itumori mammari diagnosticati nelle utilizzatrici di COC tendono a essere clinicamente meno avanzati rispetto a quelli diagnosticati nelle non utilizzatrici. Alcuni studi epidemiologici riportano un aumentato rischio di cancro cervicale nelle utilizzatrici a lungo termine di COC.Inoltre, la contraccezione orale riduce il rischio di cancro ovarico ed endometriale. Nelle donne che assumono COC sono stati riportati raramente tumori epatici benigni (per esempio iperplasia nodulare focale,adenomi epatici) e, ancor piu' raramente, tumori epatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intraddominali che hanno messo la paziente in pericolo di vita. Sia durante la gravidanza, sia durante l'uso dei COC, e' stata riportata la comparsa di colestasi o un suo peggioramento, ma non ci sono prove conclusive di un'associazione con i contraccettivi orali combinati. Con l'uso dei COC sono state riportate patologie epatiche ed epatobiliari. Disturbi acuti ocronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione del COC fino a che i parametri della funzione epatica non siano ritornati a valori normali. La comparsa o l'esacerbazione di emicrania o lo sviluppo di cefalea con caratteristiche insolite, cioe' ricorrente, persistente, o intensa, richiede l'interruzione del COC e la valutazione della causa. Sono stati riportati aumenti della pressione arteriosa in donne che assumevano COC. Nelle donne con ipertensione, anamnesi di ipertensione o patologie correlate all'ipertensione (incluse alcune patologie renali) puo' essere preferibile un altro metodo contraccettivo. Sein questi casi vengono utilizzati i contraccettivi orali combinati, si raccomanda un attento monitoraggio e l'interruzione del COC in caso di aumento significativo della pressione arteriosa. Prima di prescrivere un COC, e periodicamente durante il suo utilizzo, deve essere raccolta un'anamnesi completa, personale e familiare, ed effettuato un esame obiettivo. Deve essere adottata cautela in donne con: disturbi metabolici come il diabete non complicato. Iperlipidemia (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia). In pazienti con trigliceridemia elevata. Tumori mammari benigni e distrofia uterina (iperplasia; fibroma). Iperprolattinemia con o senza galattorea. Gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell'angioedema, in particolare nelle donne con angioedema ereditario. Quando il farmaco e' assunto secondo le istruzioni, nell'evenienza di un ciclo amenorroico non vi e' ragione per interrompere il trattamento ed eseguire un test di gravidanza. Se il medicinale non viene assunto secondo le istruzioni o se si verifica amenorrea dopo un lungo periodo di mestruazioni regolari, deve essere esclusa una gravidanza. Alcune donne possono andare incontro ad amenorrea post terapeutica (che puo' essere accompagnata da anovulazione) o a oligomenorrea, particolarmente se tale condizione era preesistente. Normalmente tali condizioni si risolvono spontaneamente. Se si protraggono,devono essere condotte indagini sulla possibilita' di disturbi pituitari prima di ulteriori prescrizioni. Con tutti i COC, possono verificarsi sanguinamenti irregolari (spotting e sanguinamento da interruzionedel contraccettivo), in particolare durante i primi mesi di trattamento. Sono stati segnalati casi di depressione durante l'uso di COC. Donne con anamnesi di depressione che usano COC devono essere tenute sotto attenta osservazione. Se durante una precedente gravidanza o un precedente utilizzo di COC e' insorto melasma/cloasma, evitare l'esposizione ai raggi solari per minimizzare l'esacerbazione di tale condizione.La diarrea e/o il vomito possono ridurre l'assorbimento degli ormoni dei COC. Il farmaco contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Il prodotto non e' indicato durante la gravidanza. Finora, nell'uso clinico, e diversamente dal dietilstilbestrolo, i risultati di numerosistudi epidemiologici consentono di considerare ridotto il rischio di malformazioni con estrogeni somministrati all'inizio della gravidanza,da soli o in associazione. Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sessuale del feto (in particolare femminile), che sono stati descritti con i primi progestinici altamente androgenomimetici, non possono essere estrapolati ai piu' recenti progestinici (come quello impiegato in questa specialita' medicinale), che sono molto meno, o per nulla, androgenomimetici. Di conseguenza la scoperta di una gravidanza inuna paziente che assume un'associazione estroprogestinica non giustifica l'aborto. L'uso del prodotto in madri che allattano al seno non e'consigliato, poiche' gli estrogeni e i progestinici passano nel lattematerno. Durante l'allattamento deve essere proposto un diverso metodo contraccettivo.

Interazioni con altri prodotti

Le interazioni tra l'etinilestradiolo e altre sostanze possono portare a una diminuzione o a un aumento delle concentrazioni sieriche di etinilestradiolo. Diminuite concentrazioni sieriche di etinilestradiolo possono causare un aumento dell'incidenza di sanguinamento da rottura,irregolarita' mestruali e potrebbero ridurre l'efficacia del contraccettivo orale combinato. Non e' raccomandato l'uso concomitante di induttori enzimatici come: anticonvulsivi (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina, topiramato); rifabutina; rifampicina; griseofulvina e forse l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Riduzione dell'efficacia contraccettiva a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento. Si dovra' preferire un metodo contraccettivo non ormonale. Ritonavir: rischio di riduzione dell'efficacia del contraccettivo orale combinato a causa della riduzione dei livelli di estrogeno. Si dovra' usare un metodo contraccettivo non ormonale. Modafinil: rischio di riduzione dell'efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento. Alcuni antibiotici (per esempio ampicillina, tetraciclina): riduzione nell'efficaciacontraccettiva per ridotta circolazione enteroepatica degli estrogeni. E' raccomandato un metodo contraccettivo non ormonale supplementare durante il trattamento e nei 7 giorni successivi all'interruzione del trattamento. Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell'aumentata sensibilita' del tessuto mammario alla prolattina, dovuta all'azionedella flunarizina. La troleandomicina puo' aumentare il rischio di colestasi intraepatica durante la somministrazione concomitante con i contraccettivi orali combinati.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.