arial sospxinal 120erog 25mcg salmeterolo dompe' farmaceutici spa

Che cosa è arial sospxinal 120erog 25mcg?

Arial disk sospensione pressur per inalaz prodotto da dompe' farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Arial disk risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di adrenergici per aerosol.
Contiene i principi attivi: salmeterolo xinafoato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: salmeterolo xinafoato.
Codice AIC: 027891136 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia sintomatica prolungata degli stati broncospastici. Non sostitutiva della terapia patogenetica e del trattamento della crisi acuta d'asma con beta2-agonisti a rapida insorgenza d'azione. Trattamento a lungo termine dell'ostruzione bronchiale reversibile in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

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Posologia

Il farmaco va somministrato esclusivamente per via inalatoria. Asma. Adulti: due inalazioni (2 x 25 mcg di salmeterolo) due volte al giorno. Nei pazienti con ostruzione delle vie aeree particolarmente grave nei quali persistano i sintomi, la dose puo' essere aumentata fino ad unmassimo di 4 erogazioni (4 x 25 mcg di salmeterolo) due volte al giorno. Bambini di eta' superiore ai 4 anni: due inalazioni (2 x 25 mcg disalmeterolo) due volte al giorno. Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Adulti: due inalazioni (2 x 25 mcg di salmeterolo) due volte al giorno. Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio nei pazienti anziani. Nei pazienti con funzionalita' renale ridotta non vi e' la necessita' di aggiustare i dosaggi. Si raccomanda, per ottenere il massimo beneficio nella terapia delle affezioni ostruttive reversibili delle vie aeree, di usare il salmeterolo regolarmente. L'insorgenza di una consistente broncodilatazione (miglioramento del FEV1 superiore al 15%) si verifica entro 10-20 minuti. La completa attivita' terapeutica si raggiunge dopo le prime dosi del farmaco. L'effetto broncodilatatore si mantiene per circa 12 ore con particolari vantaggi per il controllo dei sintomi notturni dell'asma e per le crisi asmatiche indotte dall'esercizio fisico. Dato che con questa classe di farmaci, a dosaggi elevati,possono comparire effetti indesiderati, il dosaggio e la frequenza delle inalazioni devono essere variati solo su indicazione del medico; pertanto nel caso si rendesse necessaria una immediata broncodilatazione addizionale non e' consigliabile superare il dosaggio massimo indicato di salmeterolo, ma ricorrere ad un beta2-agonista inalatorio a piu'breve durata d'azione. Nei pazienti con scarsa capacita' di coordinamento dei movimenti possono essere impiegati opportuni apparecchi distanziatori oppure si puo' ricorrere all'uso della formulazione in polvere.

Effetti indesiderati

Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita', rash; molto raro: reazioni anafilattiche inclusi edema e angioedema, broncospasmo e shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipokaliemia; molto raro: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo; raro: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, tremore; raro: vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: tachicardia; molto raro: aritmie cardiache (inclusa fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare extrasistoli). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: irritazione orofaringea, broncospasmo paradosso. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari; molto raro: artralgia. Patologie generali e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto raro: dolore toracico aspecifico. Sono stati segnalati gli effetti indesiderati farmacologici del trattamento con beta2-agonisti, come il tremore, la cefalea e le palpitazioni, ma essi tendono ad essere transitori ed a ridursi con la terapia regolare. Il tremore e la tachicardia si verificano piu' comunemente quando il farmaco viene somministrato a dosi superiori ai 50 mcg due volte al giorno. Puo' manifestarsi broncospasmo paradosso con un immediato aumentodel respiro affannoso e diminuzione della velocità di flusso del picco espiratorio (PEFR) subito dopo l'inalazione. Se cio' si presenta, assumere immediatamente un broncodilatatore per via inalatoria a rapida insorgenza d'azione, interrompere immediatamente il salmeterolo e valutare un'adeguata terapia.

Indicazioni

Terapia sintomatica prolungata degli stati broncospastici. Non sostitutiva della terapia patogenetica e del trattamento della crisi acuta d'asma con beta2-agonisti a rapida insorgenza d'azione. Trattamento a lungo termine dell'ostruzione bronchiale reversibile in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato nei pazienti in cui l'asma e' in fase di sensibile peggioramento o in cui il controllo della malattia sia in rapido deterioramento; ipersensibilita' al principio attivo, o ad uno qualsiasi deglieccipienti; bambini di eta' inferiore ai 4 anni; controindicato nell'allattamento e generalmente controindicato in gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Norflurano-HFA 134a (idrofluoroalcano 1,1,1,2-tetrafluoroetano).

Avvertenze

Il farmaco non deve essere impiegato come trattamento di prima intenzione per l'asma. Il medicinale puo' sostituire i broncodilatatori per via inalatoria a breve durata d'azione o i broncodilatatori orali. I pazienti devono essere avvisati di non interrompere o ridurre la terapia corticosteroidea in atto senza valutazione medica, anche se durante il trattamento riscontrano un miglioramento soggettivo. Nei pazienti affetti da asma grave od instabile, i broncodilatatori non devono essere l'unico o il principale trattamento terapeutico. Tali pazienti infatti richiedono un'assistenza medica regolare, inclusi test di funzionalita' polmonare, in quanto essi sono a rischio di riacutizzazioni gravie perfino di morte. I pazienti con asma grave presentano una sintomatologia costante e frequenti esacerbazioni; presentano valori di PEF inferiori al 60% del normale con variabilita' anche superiore al 30%. Normalmente tali valori non si normalizzano completamente con l'assunzione di un broncodilatatore. Tali pazienti richiedono quindi una terapiasteroidea inalatoria ad alte dosi oppure orale. Un improvviso aggravamento puo' richiedere un aumento del dosaggio degli steroidi che devono essere somministrati con urgenza sotto controllo medico. Il salmeterolo fornisce una broncodilatazione prolungata (12 ore) nell'ostruzionereversibile delle vie aeree dovuta ad asma, broncopneumopatia cronicaostruttiva (BPCO) e bronchite cronica. E' indicato per il trattamentoregolare, prolungato, due volte al giorno per il controllo della sintomatologia, ma in considerazione della sua piu' lenta insorgenza di azione (10-20 minuti), non deve essere impiegato per la risoluzione della sintomatologia asmatica acuta per la quale e' indicato un broncodilatatore inalatorio a piu' rapida insorgenza di azione (entro 5 minuti).Il farmaco e' indicato quando si rende necessaria una broncodilatazione regolare, per prevenire i sintomi dell'asma notturno e/o le variazioni giornaliere del controllo della sintomatologia. Non esiste evidenza scientifica che il salmeterolo possa sostituire la terapia corticosteroidea, pertanto questa non deve essere interrotta o ridotta qualora venga prescritto il salmeterolo. Iniziando il trattamento con salmeterolo si deve considerare l'opportunita' di una terapia antinfiammatoria. La necessita' di ricorrere piu' frequentemente ai broncodilatatori inalatori ed in particolare ai beta2-agonisti a breve durata d'azione per il controllo della sintomatologia, indica un peggioramento del controllo dell'asma. E' necessario controllare l'efficacia del broncodilatatore a breve durata d'azione ogniqualvolta risulti diminuita o risulti necessario incrementare le dosi. In tale circostanza il piano terapeutico del paziente deve essere modificato e si deve prendere in considerazione la necessita' di aumentare la terapia antiinfiammatoria. Sebbene il farmaco possa essere prescritto come terapia addizionale quandoi corticosteroidi inalatori non forniscono un adeguato controllo dei sintomi dell'asma, i pazienti non devono iniziare la terapia durante un episodio acuto grave di riacutizzazione dell'asma, o se hanno un significativo peggioramento. I pazienti devono proseguire il trattamento e sottoporsi a controllo medico se i sintomi dell'asma rimangono non controllati o peggiorano dopo l'inizio della terapia. Nel trattamento di soggetti con asma bronchiale la terapia sintomatica a lungo termine con broncodilatatori puo' mascherare un peggioramento della malattia di base. Una volta che i sintomi dell'asma siano controllati, si puo' prendere in considerazione l'opportunita' di ridurre gradualmente la dose di medicinale sotto regolare controllo medico. Deve essere impiegata la minima dose efficace di farmaco. Gli agenti simpaticomimetici devono essere usati con molta cautela in pazienti che possono essere particolarmente suscettibili ai loro effetti. Nei pazienti con malattie quali coronaropatie, aritmie, ipertensione arteriosa e nei pazienti affetti da glaucoma, ipertiroidismo, feocromocitoma, diabete ed ipertrofiaprostatica, il prodotto va utilizzato solo in caso di assoluta necessita'. Ipokaliemia potenzialmente grave puo' conseguire alla terapia con beta2- agonisti specie in caso di somministrazione parenterale e pernebulizzazione. E' consigliata particolare cautela nell'asma acuta grave, in quanto tale effetto puo' essere potenziato da trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi, diuretici e dall'ipossia. Si raccomanda, in tali situazioni, di controllare regolarmente i livelli sierici del potassio. Vi sono state segnalazioni molto rare di incrementi dei livelli della glicemia. In pazienti affetti da diabete mellito possono essere necessari controlli piu' frequenti della glicemia edeventualmente un aggiustamento della terapia antidiabetica abituale. Il salmeterolo deve essere somministrato con cautela in pazienti con tireotossicosi. Il salmeterolo deve essere impiegato con cautela in pazienti con patologie cardiovascolari preesistenti quali aumenti della pressione arteriosa sistolica e della frequenza cardiaca, particolarmente a dosi superiori a quelle terapeutiche. Pertanto il salmeterolo deve essere impiegato con cautela in pazienti predisposti ad avere bassi livelli di potassio sierico. I dati di un ampio studio clinico (Salmeterol Multi-Center Asthma Research Trial) suggerivano che i pazienti dietnia Afro- Americana fossero esposti ad un aumentato rischio di eventi gravi di tipo respiratorio o morte, quando trattati con salmeterolorispetto a placebo, ma non e' noto se cio' fosse dovuto a fattori farmacogenetici o ad altri fattori. Tali pazienti devono essere avvisati di proseguire il trattamento ma di sottoporsi a controllo medico se i sintomi dell'asma rimangono incontrollati. In uno studio di interazione farmacologica e' stato osservato che l'uso concomitante di ketoconazolo per via sistemica aumenta la concentrazione di salmeterolo. Questopuo' comportare un aumento nell'incidenza degli effetti sistemici (ades. prolungamento dell'intervallo QTc e palpitazioni). Il trattamentocontemporaneo con ketoconazolo o altri potenti inibitori del citocromo CYP3A4 deve percio' essere evitato a meno che i benefici superino ilrischio potenzialmente aumentato di effetti indesiderati sistemici. Dal momento che l'assorbimento a livello sistemico avviene in gran parte attraverso i polmoni, l'uso di un distanziatore assieme all'inalatore puo' modificare il rilascio della dose ai polmoni. Cio' potrebbe portare ad un aumento del rischio di effetti indesiderati sistemici per cui potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose. Al momento non vi sono sufficienti dati clinici sull'uso del salmeterolo nei bambini al di sotto dei 4 anni di eta'.

Gravidanza e Allattamento

Vi sono dati limitati relativi all'uso di salmeterolo in donne in gravidanza. Gli studi sull'animale non indicano effetti dannosi, diretti o indiretti relativamente alla tossicita' riproduttiva, con l'eccezione di evidenze di alcuni effetti dannosi sul feto a dosi molto elevate.Come misura precauzionale e' preferibile evitare l'uso di salmeterolodurante la gravidanza. I dati a disposizione di farmacodinamica e di tossicologia nell'animale hanno mostrato escrezione di salmeterolo nellatte. Non puo' essere escluso un rischio per il bambino che viene allattato al seno. La decisione se interrompere l'allattamento al seno ointerrompere/sospendere la terapia con salmeterolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con salmeterolo per la donna. Studi sul propellente HFA-134a non hanno rivelato alcun effetto sulla performance riproduttiva e sulla lattazione di adulti e sulle due successive generazioni di ratti e sullo sviluppo fetale di ratti o conigli.

Interazioni con altri prodotti

I bloccanti beta-adrenergici possono attenuare o antagonizzare l'effetto del salmeterolo. Devono essere evitati tutti i farmaci beta-bloccanti, sia quelli selettivi che quelli non selettivi, a meno che non sussistano condizioni di necessita' per il loro impiego. Ipokaliemia potenzialmente grave puo' conseguire alla terapia con beta2-agonisti. E' consigliata particolare cautela nell'asma acuta grave in quanto tale effetto puo' essere potenziato da trattamento contemporaneo con derivatixantinici, steroidi e diuretici. Potenti inibitori del citocromo CYP3A4. La co-somministrazione di ketoconazolo e di salmeterolo in soggetti sani ha dato luogo ad un significativo incremento dell'esposizione di salmeterolo nel plasma (1,4 volte la Cmax e 15 volte l'AUC). Questo puo' portare ad un aumento nell'incidenza di altri effetti sistemici da trattamento con salmeterolo (ad es. prolungamento del QTc e palpitazioni) in confronto al trattamento con solo salmeterolo o solo ketoconazolo. Non sono stati notati effetti clinicamente significativi sulla pressione sanguigna, sulla frequenza cardiaca, sui livelli di glucosio e di potassio nel sangue. La somministrazione contemporanea di ketoconazolo non ha aumentato l'emivita di eliminazione di salmeterolo o aumentato l'accumulo di salmeterolo per dosi ripetute. La somministrazionecontemporanea di ketoconazolo deve essere evitata, a meno che i benefici superino gli eventuali rischi. E' probabile che ci sia analogo rischio di interazione con altri potenti inibitori del citocromo CYP3A4 (ad esempio itraconazolo, telitromicina e ritonavir). Moderati inibitori del citocromo CYP3A4. La co-somministrazione di eritromicina e di salmeterolo in soggetti sani ha dato luogo ad un piccolo ma non significativo aumento dell'esposizione a salmeterolo (1,4 volte la Cmax e 1,2 volte l'AUC). La co-somministrazione di eritromicina non e' stata associata a gravi effetti indesiderati. Il salmeterolo dovrebbe essere utilizzato con estrema cautela in pazienti che siano in trattamento con inibitori delle monoamino-ossidasi o con antidepressivi triciclici, o entro due settimane dalla fine del trattamento con tali farmaci, poiche' l'azione del salmeterolo sul sistema cardiovascolare puo' essere potenziata da tali sostanze.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Riposizionare fermamente il coperchio dell'inalatore fino a sentire lo scatto. Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Le confezioni devono essere tenute lontane da fonti di calore e protette dalcongelamento. I contenitori sotto pressione non devono essere rotti, perforati o bruciati, anche se apparentemente vuoti. Come per la maggior parte dei farmaci aerosol dosati pressurizzati, l'effetto terapeutico puo' essere inferiore se il contenitore sotto pressione e' freddo.