amiodarone cl bio lim*5f 150mg amiodarone bioindustria l.i.m. spa

Che cosa è amiodarone cl bio lim 5f 150mg?

Amiodarone cl bio lim soluzione per infusione prodotto da bioindustria l.i.m. spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Amiodarone cl bio lim risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiaritmici, classe iii.
Contiene i principi attivi: amiodarone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 fiala contiene: amiodarone cloridrato 150 mg.
Codice AIC: 035462011 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Amiodarone per via endovenosa deve essere utilizzato quando e' richiesta una risposta rapida o quando la somministrazione orale non e' possibile. Terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari, extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Tachicardie parossistichesopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolf-Parkinson-White. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.

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Posologia

Dosaggio di carico: 5 mg/Kg esclusivamente in 250 ml di soluzione glucosata al 5%, somministrata in un intervallo di tempo compreso tra 20 minuti e 2 ore; tale dose e' ripetibile da 2 a 3 volte nelle 24 ore. La velocita' di infusione deve essere adattata ai risultati. L'effetto terapeutico compare entro i primi minuti e poi diminuisce progressivamente, quindi si deve effettuare una infusione successiva. Dosaggio di mantenimento: da 10 a 20 mg/kg nelle 24 ore (generalmente 600-800 mg/24 ore e fino a 1200 mg/24 ore) in 250 ml di soluzione al 5% per pochi giorni. Passare alla via orale dal primo giorno di infusione. Iniezione endovenosa: 5 mg/Kg, la durata dell'iniezione deve essere non inferiore a 3 minuti. Non aggiungere nessun altro prodotto nella siringa. Lasicurezza e l'efficacia di amiodarone nei bambini non sono state stabilite. A causa della presenza di alcool benzilico, la somministrazioneendovenosa di amiodarone e' controindicata nei neonati, negli infantie nei bambini fino a 3 anni di eta'.

Effetti indesiderati

Locali possibilita' di infiammazione delle vene in seguito a infusione venosa. Tale effetto puo' essere evitato con l'uso di un catetere venoso centrale. Sistemici: vampate, sudorazione, nausea. Diminuzione della pressione arteriosa, generalmente moderata e transitoria. In seguito a sovradosaggio o a iniezione troppo rapida sono stati riportati casi di ipotensione o collasso. In alcuni casi e specialmente nei pazienti anziani, una bradicardia marcata, o piu' eccezionalmente un arrestosinusale, richiedono l'interruzione della terapia. Sono stati riportati casi di inizio o di peggioramento dell'aritmia, seguiti a volte da arresto cardiaco. Sono stati riportati, all'inizio della terapia, aumenti isolati, generalmente moderati delle transaminasi sieriche; questiaumenti possono regredire con la diminuzione della dose o anche spontaneamente. E' stato anche riportato qualche caso di epatopatia acuta, talvolta fatale, con transaminasi sieriche elevate e/o ittero; in talicasi il trattamento deve essere interrotto e si raccomanda quindi un monitoraggio della funzionalita' epatica. Si puo' manifestare grave tossicita' polmonare che puo' anche essere fatale. Tale tossicita' comprende alveolite polmonare, polmonite, sintomi asmatici, polmonite lipoide e fibrosi polmonare. La tossicita' polmonare, la tosse, la dispnea possono essere accompagnate da segni radiografici e funzionali di polmonite interstiziale; l'emergere di questi segni clinici richiede la sospensione della terapia e la somministrazione di farmaci corticosteroidei. Tale sintomatologia puo' manifestarsi anche tardivamente dopo sospensione della terapia: e', quindi, richiesto un attento prolungato monitoraggio del paziente al fine di individuare possibili alterazioni della funzionalita' polmonare. Sono stati osservati casi molto rari di gravi complicazioni respiratorie, qualche volta fatali, riscontrati generalmente immediatamente dopo intervento chirurgico: alla base di tali forme vi sarebbe una possibile interazione con una elevata concentrazione di ossigeno. Dopo iniezione endovenosa sono stati descritti altri effetti, apparentemente eccezionali: shock anafilattico, ipertensione intracranica benigna, broncospasmo e/o apnea nei casi di insufficienza respiratoria grave.

Indicazioni

Amiodarone per via endovenosa deve essere utilizzato quando e' richiesta una risposta rapida o quando la somministrazione orale non e' possibile. Terapia e prevenzione di gravi disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari, extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Tachicardie parossistichesopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolf-Parkinson-White. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.

Controindicazioni ed effetti secondari

Bradicardia sinusale, blocco senoatriale e malattia sinusale non protetta da elettrostimolatore. Disturbi gravi della conduzione, senza elettrostimolatore. In questi casi l'amiodarone iniettabile puo' essere utilizzato in unita' specializzate e tramite stimolatore elettrosistolico. Collasso cardiovascolare, ipotensione arteriosa grave. Associazione con farmaci in grado di determinare "torsades de pointe". Distiroidismi in corso o risolti. Nei casi dubbi fare un esame della funzionalita' tiroidea prima del trattamento. Ipersensibilita' nota verso il prodotto o allo iodio. Gravidanza, eccetto casi eccezionali. Allattamento.L'iniezione endovenosa e' controindicata in caso di ipotensione, insufficienza respiratoria grave, miocardiopatia o insufficienza cardiaca.A causa della presenza di alcool benzilico, la somministrazione endovenosa di amiodarone e' controindicata nei neonati, negli infanti e neibambini fino a 3 anni di eta'.

Composizione ed Eccipienti

Alcool benzilico, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Le manifestazioni osservate con maggiore frequenza non giustificano la sospensione del trattamento. Tuttavia sono stati segnalati effetti indesiderati gravi, in particolare a carico del polmone o lesioni da epatite cronica. La tossicita' polmonare e' una frequente e grave reazione avversa e che puo' essere fatale. In alcuni casi l'insorgenza puo' avvenire anche dopo un certo periodo di tempo dalla sospensione del trattamento. Occorre comunque prestare la massima attenzione per individuare immediatamente i primi segni di tossicita' polmonare. Il rischio di tossicita' polmonare da amiodarone aumenta con dosaggi superiori a 400 mg/die, ma puo' presentarsi anche a bassi dosaggi assunti per periodi inferiori a 2 anni. La tossicita' polmonare si manifesta con alveolite polmonare, polmonite, polmonite interstiziale, fibrosi polmonare,asma bronchiale. Pazienti che sviluppano tossicita' polmonare spesso presentano sintomi non specifici, quali tosse non produttiva, dispnea,febbre e calo ponderale. Tutti questi sintomi possono essere mascherati dalla patologia per la quale e' indicato l'amiodarone, e possono essere considerevolmente gravi in pazienti oltre i 70 anni di eta'. La diagnosi precoce mediante controllo radiografico polmonare ed eventualmente i necessari accertamenti clinici e strumentali, e' di cruciale importanza in quanto la tossicita' polmonare e' altamente reversibile, soprattutto nelle forme di bronchiolite obliterante e polmonite. La sintomatologia e l'obiettivita' polmonare devono essere, quindi, controllate periodicamente, e la terapia deve essere sospesa in caso di sospetta tossicita' polmonare, prendendo in considerazione la terapia cortisonica: la sintomatologia regredisce di norma entro 2-4 settimane dallasospensione dell'amiodarone. In taluni casi la tossicita' polmonare puo' manifestarsi tardivamente: i soggetti con funzionalita' organiche non ottimali, che potrebbero eliminare il farmaco piu' lentamente, devono, quindi, essere monitorati attentamente. In ogni caso la riduzionedella posologia o la sospensione del trattamento dovranno essere valutate in funzione sia della potenziale gravita' dell'effetto indesiderato che della gravita' della forma cardiaca in atto. Il farmaco deve essere utilizzato solo dopo aver esaminato accuratamente le condizioni del paziente al fine di valutare se i benefici attesi compensano gli ipotetici svantaggi. Essendo gli effetti indesiderati dell'amiodarone nella maggior dei casi dose-dipendenti, essi potranno essere evitati o la loro gravita' potra' essere ridotta ricercando accuratamente la posologia minima di mantenimento. In caso di contemporanea prescrizione con altri farmaci, assicurarsi che non esistano interazioni medicamentose note. In caso di offuscamento visivo o diminuzione dell'acuita' visiva, praticare un esame oftalmologico. Viene consigliato un esame periodico della funzionalita' tiroidea in caso di trattamento protratto o nei soggetti anziani. Il riscontro di un ipertiroidismo impone la sospensione del trattamento. In caso di ipertiroidismo di grado preoccupante e' raccomandabile il ricorso ad una corticoterapia decisa (1 mg/Kg) e sufficientemente protratta (3 mesi). Viene raccomandato il controlloperiodico della funzionalita' epatica. In caso di epatomegalia o sospetta colestasi il farmaco dovrebbe essere tempestivamente interrotto ed il paziente sottoposto a controllo ecografico. Un aumento (2-4 voltela norma) asintomatico delle sole transaminasi non sembra costituire invece indicazione alla sospensione del farmaco. Per questi motivi il farmaco non puo' essere utilizzato nei pazienti con evidenti segni clinici e di laboratorio di epatopatia in atto: nei casi piu' lievi esso dovra' essere impiegato solo quando indispensabile e dovra' essere sospeso allorche' si manifesti un peggioramento del danno epatico. Nel paziente anziano possono essere particolarmente accentuati gli effetti dell'amiodarone sull'attivita' cardiaca. Nel corso del trattamento e' consigliabile evitare l'esposizione diretta alla luce solare. Non va assolutamente praticata una seconda iniezione endovenosa se non dopo almeno 15 minuti dalla prima. La somministrazione per iniezione endovenosa e' generalmente sconsigliata a causa dei rischi emodinamici; e' quindi preferibile la somministrazione per infusione venosa. L'iniezione endovenosa deve essere limitata alle situazioni d'urgenza e nei casi incui le altre terapie alternative abbiano fallito e deve essere utilizzata solo in Unita' di rianimazione cardiologica e sotto monitoraggio elettrocardiografico. Il dosaggio e' di circa 5 mg/Kg da iniettare in un tempo non inferiore a 3 minuti. L'iniezione endovenosa non deve essere ripetuta nei 15 minuti che seguono la prima iniezione, anche se quest'ultima e' stata solo di 1 fiala. Non aggiungere nessun altro prodotto nella stessa siringa. Se si deve continuare il trattamento passareall'infusione venosa. La somministrazione per via endovenosa deve essere effettuata solo in Unita' ospedaliere specializzate e sotto monitoraggio continuo. Usare cautela in caso di ipotensione, insufficienza respiratoria grave, miocardiopatia scompensata e insufficienza respiratoria grave. L'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti in eta' pediatrica. Le fialev contengono alcool benzilico. In seguito a somministrazione endovenosa in neonati (di eta' inferiore al mese), sono stati segnalati casi di "gasping syndrome" fatale. Prima dell'intervento chirurgico l'anestesista deve venire informato che il paziente e' in trattamento con amiodarone. E' stato osservato un aumento del rischio di miopatia nei pazienti trattati con simvastatina alla dose di 80 mg/die e con amiodarone. Pertanto nei pazienti che assumono amiodarone in associazione a simvastatina, il dosaggio di Simvastatina non deve superare i 20 mg/die. La possibile interazione di amiodarone con le altre statine non e' nota. Si suggerisce comunque una particolare attenzionequando amiodarone viene somministrato in associazione agli inibitori dell'HMG-CoA redattasi.

Gravidanza e Allattamento

Amiodarone e' controindicato in gravidanza, eccetto in casi eccezionali, a causa dei suoi effetti sulla tiroide del feto. Amiodarone e' controindicato nelle madri che allattano poiche' viene escreto nel latte materno in quantita' significative.

Interazioni con altri prodotti

Associazioni controindicate. Farmaci in grado di dare "torsades de pointe": antiaritmici di classe IA, bepredil, chinidino-simili e sotalolo non anti-aritmici come vincamina, sultopride, eritromicina i.v., pentamidina per somministrazione parenterale poiche' si puo' avere un aumento del rischio delle torsades de pointe, potenzialmente letali. Associazioni sconsigliate. Betabloccanti ed alcuni calcioantagonisti per la possibilita' di disturbi di automatismo e di conduzione. lassativi stimolanti: per la comparsa di una possibile ipokaliemia aumentando di conseguenza il rischio di "torsades de pointe"; si devono quindi utilizzare altri tipi di lassativi. Associazioni che necessitano di precauzioni d'uso. Farmaci in grado di dare ipokaliemia: "diuretici in grado di dare ipokaliemia, soli o associati. "Glucocorticoidi e mineralcorticoidi per via generale, tetracosactide. "Amfotericina B per via i.v.: e' necessario prevenire l'ipokaliemia, si deve monitorare l'intervalloQT e, nel caso di "torsades de pointe", non somministrare antiaritmici. Poiche' l'effetto degli anticoagulanti orali e' potenziato, e' necessario monitorare i livelli di protrombina in modo piu' regolare ed aggiustare la posologia degli anticoagulanti sia durante il tattamento con amiodarone che dopo la sua interruzione. Digitale: possono presentarsi disturbi nell'automatismo e nella conduzione atrioventricolare; inoltre e' possibile un aumento delle concentrazioni plasmatiche di digossina dovuto ad una diminuzione della clearance della digossina. Deve quindi essere effettuato un monitoraggio clinico, elettrocardiograficoe biologico; potrebbe essere necessario aggiustare la posologia delladigitale. E' possibile un aumento dei livelli plasmatici di fenitoinacon sintomi di sovradosaggio; quindi si deve effettuare un monitoraggio clinico e non appena appaiono sintomi da sovradosaggio si deve ridurre il dosaggio della fenitoina; si devono determinare i livelli plasmatici della fenitoina. E' possibile un aumento dei livelli plasmatici di ciclosporina dovuti ad una diminuzione della sua clearance; si deveaggiustare il dosaggio. In pazienti sottoposti ad anestesia generale sono state riportate complicazioni potenzialmente gravi: bradicardia, ipotensione, disturbi della conduzione, diminuzione della gettata cardiaca. E' stato osservato qualche caso di complicazioni respiratorie gravi, qualche volta ad evoluzione fatale, generalmente nel periodo immediatamente seguente un intervento chirurgico; cio' puo' essere correlato ad una possibile interazione con un'alta concentrazione di ossigeno. Prima dell'intervento chirurgico si deve informare l'anestesista cheil paziente sta assumendo amiodarone. Farmaci metabolizzati dal Citocromo P450 3A4: quando tali farmaci sono co-somministrati con amiodarone si puo' verificare un innalzamento delle loro concentrazioni plasmatiche che comporterebbe un possibile aumento della loro tossicita'. L'associazione di amiodarone con alte dosi di simvastatina aumenta notevolmente il rischio di miopatia. La possibile interazione di amiodarone con le altre statine non e' nota. Si suggerisce comunque una particolare attenzione quando amiodarone viene somministrato in associazione agli inibitori dell'HMG-CoA redattasi.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non refrigerare o congelare. La conservazione a basse temperature puo' provocare la formazione di un precipitato cristallino. Le fiale in cui sia presente un precipitato non devono essere utilizzate.