ambisome liposom*ev 10fl 50mg amfotericina b gilead sciences srl

Che cosa è ambisome liposom ev 10fl 50mg?

Ambisome polv per dispers x infusione prodotto da gilead sciences srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Ambisome risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antimicotici per uso sistemico, antibiotici.
Contiene i principi attivi: amfotericina b
Composizione Qualitativa e Quantitativa: amfotericina b.
Codice AIC: 028581015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento empirico di presunte infezioni fungine in pazienti con neutropenia febbrile. Trattamento di severe micosi sistemiche e/o profonde, in pazienti che non hanno risposto o che hanno sviluppato nefrotossicita' alla comune amfotericina, oppure in pazienti con controindicazioni renali. Le infezioni fungine trattate con successo con questo medicinale comprendono: candidiasi disseminate, aspergillosi, mucormicosi, micetoma cronico e meningite criptococcica. Il farmaco puo' anche essere efficace nelle seguenti infezioni fungine: blastomicosi del Nord America, coccidiomicosi, istoplasmosi, mucormicosi causata da specie dei generi Mucor, Rhizopus, Absidia, Eptomophtora e Basidiobolus e sporotricosi causata da Sporothrix schenckii. Questo farmaco non dovrebbe essere impiegato nel trattamento di comuni forme subcliniche di affezioni fungine che mostrano solo positivita' ai test cutanei o sierologici.

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Posologia

Somministrare per infusione endovenosa per un periodo di 30-60 minuti. La concentrazione raccomandata per l'infusione endovenosa e' di 0,50mg/ml di amfotericina B in formulazione. Trattamento empirico della neutropenia febbrile: la dose giornaliera raccomandata e' 3 mg/kg. Trattamento delle micosi: la terapia e' normalmente articolata con una dose giornaliera di 1,0 mg/kg aumentata progressivamente fino a 3,0 mg/kg, se necessario. Comunque una dose cumulativa da 1 g a 3 g di amfotericina in 3-4 settimane e' normale. Pazienti pediatrici: sia le infezioni fungine sistemiche nei bambini che le presunte infezioni fungine neibambini con neutropenia febbrile sono state trattate con successo, senza riscontrare effetti collaterali. Ai pazienti pediatrici il medicinale e' stato somministrato a dosi simili a quelle usate per gli adulti, basate sul peso del corpo. Pazienti anziani: nessuna specifica raccomandazione o precauzione di dosaggio. Insufficienza renale: il farmacoe' stato somministrato in studi clinici con dosi iniziali che variavano tra 1 e 3 mg/kg/die ad un ampio numero di pazienti con insufficienza renale preesistente e non e' stato richiesto alcun adattamento delladose o della frequenza di somministrazione. Insufficienza epatica: non sono disponibili dati in base ai quali esprimere una raccomandazioneposologica per i pazienti con insufficienza epatica.

Effetti indesiderati

Febbre e brividi/freddo sono le piu' frequenti reazioni attese correlate all'infusione che possono verificarsi durante la somministrazione.Le reazioni meno frequenti correlate all'infusione possono consisterein uno o piu' dei seguenti sintomi: tensione e/o dolore al torace, dispnea, broncospasmo, rossore, tachicardia, ipotensione e dolore muscoloscheletrico (descritto come artralgia, dolore dorsale o dolore osseo). Queste reazioni si risolvono rapidamente quando l'infusione viene interrotta e possono non verificarsi con le dosi successive o quando viene utilizzata una velocita' di infusione piu' lenta (oltre 2 ore). Inoltre, le reazioni correlate all'infusione possono, in qualche caso, essere evitate con una idonea premedicazione. Comunque, le reazioni gravi correlate all'infusione possono richiedere l'interruzione permanentedella somministrazione. In due studi in doppio cieco, comparativi, i pazienti trattati con questo prodotto hanno sperimentato un'incidenza significativamente minore delle reazioni correlate all'infusione, a confronto con i pazienti trattati con amfotericina B convenzionale o amfotericina B in complessi lipidici. Generalmente, l'incidenza di reazioni avverse note che si manifesta durante la terapia con amfotericina Be' alta. La nefrotossicita' si manifesta in certo grado con l'amfotericina B convenzionale in molti pazienti che ricevono il farmaco per via endovenosa. >>Esperienza post-marketing. Classificazione frequenze: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOStudi di teratogenesi in ratti e conigli hanno determinato che il medicinale non ha un potenziale teratogenico in queste specie. La sicurezza del prodotto in donne in gravidanza non e' stata stabilita. Usare durante la gravidanza se i benefici possibili risultano superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto. Infezioni fungine sistemiche sono state trattate con successo con amfotericina B convenzionale in donne in gravidanza, senza effetti evidenti sul feto, ma il numero dei casi riferiti e' insufficiente per trarre conclusioni circa la sicurezza del medicinale in gravidanza. Allattamento: non si sa se il prodotto e' escreto con il latte umano. Pertanto la decisione di allattaredurante la terapia andrebbe presa tenendo in considerazione i rischi potenziali per il bambino cosi' come il beneficio dell'allattamento per il bambino e della terapia per la madre.

Indicazioni

Trattamento empirico di presunte infezioni fungine in pazienti con neutropenia febbrile. Trattamento di severe micosi sistemiche e/o profonde, in pazienti che non hanno risposto o che hanno sviluppato nefrotossicita' alla comune amfotericina, oppure in pazienti con controindicazioni renali. Le infezioni fungine trattate con successo con questo medicinale comprendono: candidiasi disseminate, aspergillosi, mucormicosi, micetoma cronico e meningite criptococcica. Il farmaco puo' anche essere efficace nelle seguenti infezioni fungine: blastomicosi del Nord America, coccidiomicosi, istoplasmosi, mucormicosi causata da specie dei generi Mucor, Rhizopus, Absidia, Eptomophtora e Basidiobolus e sporotricosi causata da Sporothrix schenckii. Questo farmaco non dovrebbe essere impiegato nel trattamento di comuni forme subcliniche di affezioni fungine che mostrano solo positivita' ai test cutanei o sierologici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Saccarosio 900 mg, lecitina di soia (idrogenata) 213 mg, distearoil-lecitina 84 mg, colesterina 52 mg, alfatocoferolo 0,64 mg, sodio succinato esaidrato 27 mg (pari a sodio succinato anidro 16,2 mg).

Avvertenze

Sono state riportate anafilassi e reazioni anafilattoidi; se si verifica una reazione anafilattica/anafilattoide grave, l'infusione deve essere immediatamente interrotta e il paziente non puo' ricevere ulteriori infusioni. Altre reazioni gravi correlate all'infusione possono verificarsi durante la somministrazione di prodotti contenenti amfotericina B. Misure per il trattamento di queste reazioni nei pazienti che vengono trattati con questo prodotto devono essere prontamente disponibili. Periodi di infusione piu' lenti (oltre le 2 ore) o dosi routinariedi difenidramina, paracetamolo, petidina, e/o idrocortisone sono stati utilizzati, in qualche caso con successo, nella prevenzione delle reazioni meno gravi. Il medicinale ha dimostrato di essere sostanzialmente meno tossico dell'amfotericina B convenzionale in particolare con riferimento alla nefrotossicita'; tuttavia, possono comunque manifestarsi reazioni avverse, incluse reazioni avverse a livello renale, e dovrebbe essere esercitata cautela in caso di terapia prolungata. Deve essere eseguita una regolare valutazione di laboratorio degli elettrolitisierici, in particolare potassio e magnesio, cosi' come della funzionalita' renale, epatica ed ematopoietica. Per il rischio di ipokaliemia, durante la somministrazione, puo' risultare necessaria un'appropriata terapia di supplemento a base di potassio. Se si verificano riduzioni clinicamente significative della funzionalita' renale o peggioramento di altri parametri, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose o l'interruzione del trattamento. Sono stati riferiti casi di tossicita' acuta polmonare in pazienti a cui e' stata somministrataamfotericina B (in complesso sodio deossicolato) durante o poco tempodopo la trasfusione di leucociti. Si raccomanda di effettuare queste infusioni separatamente, il piu' possibile distanziate nel tempo, e dimonitorare la funzionalita' polmonare. Per il trattamento di pazientidiabetici: occorre tener presente che ogni flaconcinocontiene circa 900 mg di saccarosio.

Gravidanza e Allattamento

Studi di teratogenesi in ratti e conigli hanno determinato che il medicinale non ha un potenziale teratogenico in queste specie. La sicurezza del prodotto in donne in gravidanza non e' stata stabilita. Usare durante la gravidanza se i benefici possibili risultano superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto. Infezioni fungine sistemiche sono state trattate con successo con amfotericina B convenzionale in donne in gravidanza, senza effetti evidenti sul feto, ma il numero dei casi riferiti e' insufficiente per trarre conclusioni circa la sicurezza del medicinale in gravidanza. Allattamento: non si sa se il prodotto e' escreto con il latte umano. Pertanto la decisione di allattaredurante la terapia andrebbe presa tenendo in considerazione i rischi potenziali per il bambino cosi' come il beneficio dell'allattamento per il bambino e della terapia per la madre.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi di interazione. Terapie nefrotossiche: la somministrazione contemporanea di amfotericina B con altri agentinefrotossici (per esempio ciclosporine, aminoglicosidi e pentamidina)in alcuni pazienti puo' aumentare il rischio di tossicita' renale indotta da farmaco. Tuttavia, nei pazienti che hanno ricevuto in contemporanea ciclosporine e/o aminoglicosidi, il medicinale e' stato associato ad una nefrotossicita' significativamente inferiore rispetto all'amfotericina B. Nei pazienti che assumono il farmaco con qualsiasi altro medicinale nefrotossico e' raccomandato il controllo regolare della funzionalita' renale. Corticosteroidi, corticotropina (ACTH) e diuretici: l'uso contemporaneo di corticosteroidi, ACTH e diuretici (diuretici ad azione maggiore e tiazidi) puo' peggiorare l'ipokaliemia. Glucosididigitalici: l'ipokaliemia indotta dal farmaco puo' potenziare la tossicita' dei digitalici. Rilassanti muscolo-scheletrici: l'ipokaliemia indotta dal farmaco puo' accentuare l'effetto curaromimetico dei rilassanti muscolo scheletrici (es. tubocurarina). Antifungini: l'uso concomitante di flucitosina puo' incrementare la sua tossicita', probabilmente aumentandone la captazione cellulare o compromettendone l'escrezione renale. Agenti antineoplastici: l'uso concomitante di agenti antineoplastici puo' accentuare la tossicita' renale, broncospasmo e ipotensione. Gli agenti antineoplastici devono essere con cautela somministrati in concomitanza. Trasfusioni di leucociti: sono stati riferiti casi di tossicita' acuta polmonare in pazienti a cui e' stata somministrataamfotericina B (in complesso sodio deossicolato) durante o a breve dopo le trasfusioni di leucociti. Si raccomanda di effettuare queste infusioni separatamente, il piu' possibile distanziate nel tempo, e di monitorare la funzionalita' polmonare.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Immagazzinamento: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C i flaconcini sigillati di polvere liofilizzata . Non congelare. Speciali precauzioni per la conservazione del prodotto concentrato ricostituito e diluito con destrosio: poiche' il medicinale non contiene agenti batteriostatici, il prodotto deve essere ricostituito immediatamente prima dell'uso. I tempi e le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito con acqua in condizioni asettiche validate sono responsabilita' dell'utilizzatore e, comunque, non devono essere superiori alle 24 ore, alla temperatura di 2-8.C. Dopo diluizione con destrosio lasoluzione deve essere conservata a temperatura non superiore a 25 gradi C ed usata entro 24 ore. Non congelare. Non conservare flaconcini usati parzialmente per futuri pazienti.