alphagan*coll fl 10ml 0,2% brimonidina abbvie srl

Che cosa è alphagan coll fl 10ml 0,2%?

Alphagan collirio soluzione prodotto da abbvie srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Alphagan risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di preparati antiglaucoma e miotici.
Contiene i principi attivi: brimonidina tartrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: un ml di soluzione contiene 2,0 mg di brimonidina tartrato, equivalente a 1,3 mg di brimonidina.
Codice AIC: 033490032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare; come monoterapia in pazienti per i quali e' controindicata una terapia topica con beta-bloccanti; come terapia aggiuntiva ad altri farmaci che abbassano la pressione intraoculare quando l'obiettivo PIO non e' raggiunto con un singolo principio attivo.

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Posologia

Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi gli anziani): una goccia nell'occhio(i) colpito(i) due volte al giorno, a distanza di circa 12 ore. Nei pazienti anziani non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Come per altri colliri, al fine di ridurre un possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canthus mediale (occlusione puntale) per un minuto. Questo dovrebbe essere eseguito immediatamente dopo l'istillazione di ogni goccia. In caso di utilizzo di piu' di un farmaco oftalmico topico, i diversi farmaci devono essere instillati a distanza di 5-15 minuti. Uso incaso di insufficienza epatica e renale Non sono stati condotti studi con il farmaco in pazienti con insufficienza epatica o renale. Uso in soggetti pediatrici: non sono stati effettuati studi clinici negli adolescenti (dai 12 ai 17 anni di eta'). Non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta' ed e' controindicato nei neonati e neibambini (al di sotto dei due anni di eta'). E' noto che nei neonati possono verificarsi gravi reazioni avverse. La sicurezza e l'efficacia del medicinale non sono state stabilite nei bambini.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono secchezza orale, iperemia oculare e bruciore/dolore acuto. Questi effetti sono di solito transitori e non comunemente di una severita' tale da richiedere l'interruzione del trattamento. Nelle sperimentazioni cliniche, sintomi di reazioni allergiche oculari si riscontravano nel 12,7% dei soggetti (causando la sospensione del farmaco nell'11,5% dei casi), nella maggior parte di questi pazienti l'inizio di tali manifestazioni si verificava tra il terzo ed il nono mese del trattamento. Le seguenti terminologie sono state impiegate con lo scopo di classificare la comparsa degli effetti indesiderati: molto comune (> 1/10); comune (>1/100 a 1/1000 a 1/10000 a 20 Kg.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon e' stata stabilita la sicurezza dell'uso del prodotto nelle donnein gravidanza. Negli studi condotti sugli animali, la brimonidina tartrato non ha causato effetti teratogeni. Nei conigli, la brimonidina tartrato, a livelli plasmatici piu' elevati di quelli raggiunti durantela terapia nell'uomo, ha causato aumento di perdita nel preimpianto eriduzione postnatale della crescita. Il medicinale deve essere utilizzato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano. La sostanza viene escreta nel latte dei ratti in allattamento. Non deve essere utilizzato dalle donne che allattano.

Indicazioni

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare; come monoterapia in pazienti per i quali e' controindicata una terapia topica con beta-bloccanti; come terapia aggiuntiva ad altri farmaci che abbassano la pressione intraoculare quando l'obiettivo PIO non e' raggiunto con un singolo principio attivo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; neonati e bambini; pazienti sottoposti a terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (MAO) e pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (es. antidepressivi triciclici e mianserina).

Composizione ed Eccipienti

Benzalconio cloruro, alcool polivinilico, sodio cloruro, sodio citrato, acido citrico monoidrato, acqua depurata, acido cloridrico (per aggiustare il pH) o sodio idrossido (per aggiustare il pH).

Avvertenze

Bambini di 2 anni e piu' di eta', specialmente quelli compresi in un range di eta' dai 2 ai 7 anni e/o con un peso <= 20 Kg, devono essere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell'alta incidenza e della gravita' di sonnolenza. Si raccomanda prudenza nel trattamento dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari gravi o instabili e non controllate. Durante gli studi clinici, alcuni pazienti hanno mostrato una reazione oculare di tipo allergico con il medicinale. Qualora si verificassero reazioni allergiche, interrompere il trattamento. Sono state riportate ritardate reazioni di ipersensibilita' oculare con il farmaco, alcune delle quali associate ad un aumento della pressione intraoculare. Deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con depressione, insufficienza cerebrale o coronarica, fenomeno di Raynaud, ipotensione ortostatica o tromboangioite obliterante. Non sono stati condotti studi in pazienti con insufficienza epatica o renale; pertanto si raccomanda cautela nel trattamento di questi pazienti. Il conservante presente nel medicinale, il benzalconio cloruro, puo' causareirritazione oculare. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell'instillazione ed attendere almeno 15 minuti prima di riapplicare le lenti negli occhi. E' notoche le lenti a contatto morbide possono cambiare colore.

Gravidanza e Allattamento

Non e' stata stabilita la sicurezza dell'uso del prodotto nelle donnein gravidanza. Negli studi condotti sugli animali, la brimonidina tartrato non ha causato effetti teratogeni. Nei conigli, la brimonidina tartrato, a livelli plasmatici piu' elevati di quelli raggiunti durantela terapia nell'uomo, ha causato aumento di perdita nel preimpianto eriduzione postnatale della crescita. Il medicinale deve essere utilizzato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano. La sostanza viene escreta nel latte dei ratti in allattamento. Non deve essere utilizzato dalle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Controindicato nei pazienti sottoposti a terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (MAO) e nei pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (es. antidepressivi triciclici e mianserina). Sebbene non siano stati condotti studi specifici con il farmaco relativi alle interazioni tra i farmaci, bisogna tuttavia tenere presente la possibilita' di un effetto additivo o di potenziamento con i depressivi del SNC (alcool, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici). Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine in circolazione dopo la somministrazione del medicinale. Si raccomanda, tuttavia, cautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il metabolismo e la captazione delle amine circolanti es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina. In seguito ad applicazione del prodotto, in alcuni pazienti sono state osservate diminuzioni clinicamente non significative della pressione sanguigna. Si raccomanda cautela in caso di uso concomitante di farmaci come gli antiipertensivi e/o glicosidi cardioattivi. Si raccomanda inoltre cautela in caso di inizio (o variazione di dosaggio) di un trattamento concomitante con agenti sistemici (indipendentemente dalla forma farmaceutica) che possono interagire con gli agonisti alfa-adrenergici o interferire con la loro attivita' come gli agonisti o gli antagonisti dei recettori adrenergici (es. isoprenalina, prazosin).

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C.