allopurinolo teva*30cpr 300mg allopurinolo teva italia srl

Che cosa è allopurinolo teva 30cpr 300mg?

Allopurinolo teva compresse prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Allopurinolo teva risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di e' un ipouricemizzante che riduce la formazione di acido urico.
Contiene i principi attivi: allopurinolo
Codice AIC: 033518022 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per le maggiori manifestazioni cliniche del deposito di acido urico/urato. Queste comprendono: gotta articolare, tofi e/o interessamento renale per precipitazione di cristalli o per urolitiasi. Tali situazioni si manifestano nella gotta, nella litiasi uratica e nellanefropatia acuta da acido urico, nelle malattie neoplastiche e mieloproliferative con rapida proliferazione cellulare nelle quali si hanno alti livelli di urato, o spontaneamente o in conseguenza di terapia citotossica ed in certi disordini enzimatici (in particolare la sindromedi Lesch-Nyhan). E' inoltre indicato per la prevenzione ed il trattamento della litiasi ossalocalcica in presenza di iperuricemia e/o iperuricuria.

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Posologia

L'allopurinolo va preso preferibilmente sempre alla stessa ora del giorno, dopo un pasto.ADULTI:La dose giornaliera media e' di 300 mg una volta al giorno. Quando i valori elevati di uricemia e/o uricuria rendono necessarie dosi maggiori, il medico puo' aumentare la dose fino ad un massimo di 800 mg suddivisa in 2-3 somministrazioni giornaliere dopo i pasti. Al fine di ridurre la possibilita' di attacchi acuti di gotta si consiglia di iniziare il trattamento a basse dosi (100 mg) con incrementi settimanali di 100 mg sino ad ottenere il dosaggio ottimale di mantenimento. Per la prevenzione delle nefropatie uratiche secondarie, conseguenti all'eccessivo catabolismo nucleoproteico nelle malattie neoplasmatiche, il trattamento con Allopurinolo deve essere praticato, quando possibile, prima della terapia citotossica al fine di correggere eventuali iperuricemia e/o iperuricuria preesistenti. La terapia con Allopurinolo puo' essere mantenuta durante la terapia antimitotica e si puo' anche protrarre a tempo indeterminato nella profilassi dell'iperuricemia eventualmente insorgente durante le crisi naturali della malattia. Nel trattamento prolungato una dose di 300-400 mg/die di allopurinolo e' di solito sufficiente a normalizzare il livello uricemico. In caso di scarsa funzionalita' di questo organo si puo' verificare un prolungamento dell'emivita plasmatica del farmaco. In caso di scarsa funzionalita' renale, si puo' iniziare il trattamento con una dose di 100 mg di allopurinoloal giorno, aumentando la dose solo se i valori dei livelli urinari o sierici di urato non si riducono adeguatamente. In alternativa, ci si puo' basare sui valori della clearance della creatinina, secondo lo schema seguente:Clearance di creatinina: superiore a 20 ml/min - Dose: 300 mg/die. Clearance di creatinina: tra 10 e 20 ml/min - Dose: 100-200 mg/die. Clearance di creatinina: inferiore a 10 ml/min - Dose: 100 mg/die o a piu'lunghi intervalli.Nei pazienti sottoposti ad emodialisi due o tre volte la settimana e'consigliabile una dose di 300-400 mg di Allopurinolo immediatamente dopo ogni dialisi. Nessun'altra somministrazione andra' effettuata nei periodi intervallari.ANZIANI:Particolare attenzione andra' posta nel mantenere il dosaggio al minimo necessario al mantenimento di normali livelli sierici ed urinari diacido urico.RAGAZZI E BAMBINI AL DI SOTTO DEI 15 ANNI:La dose e' di 10-20 mg/kg di peso corporeo al giorno, ovvero 100-400 mg al giorno. L'indicazione nei bambini e' tuttavia rara (leucemie e certi disordini enzimatici come la sindrome di Lesch-Nyhan).

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse associate ad allopurinolo non sono frequenti e comunque sono per la maggior parte lievi. L'incidenza e' piu' alta in presenza di insufficienza renale e/o epatica.Durante la fase iniziale di terapia con l'Allopurinolo, come con gli uricosurici, possono verificarsi attacchi acuti di gotta articolare. Pertanto e' consigliabile untrattamento preventivo per ameno un mese con un antinfiammatorio o colchicina. In malattie con aumentata produzione di urati si puo' avere precipitazione di xantina nel tratto urinario.La terapia con allopurinolo puo' portare a dissoluzione parziale di calcoli renali/pelvici diacido urico con rischio remoto di blocco dei medesimi nell'uretere. Queste sono le reazioni piu' comuni che possono verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia. Esse possono essere: prurito, orticaria,eruzioni maculopapulari, alcune volte squamose o purpuriche e raramente esfoliative. In questi casi la terapia con Allopurinolo deve essere interrotta immediatamente. Dopo guarigione delle reazioni piu' lievi, l'allopurinolo puo' essere di nuovo somministrato, a basse dosi, (p.e. 50 mg/die) che possono essere gradualmente aumentate. Se la reazione cutanea dovesse riapparire, allora la somministrazione dell'allopurinolo va definitivamente sospesa. L'incidenza di reazioni cutanee puo'essere aumentata in presenza di insufficienza renale. Raramente si osservano reazioni cutanee gravi e a volte fatali, quali la sindrome di Stevens-Johnson (eritema essudativo multiforme), la sindrome di Lyell (necrolisi epidermica tossica) associate a brividi, febbre, linfoadenopatia, artralgia, eosinofilia, e leve leucocitosi o leucopenia. Vasculiti secondarie e risposte tissutali possono manifestarsi in vari modi compresa l'epatite, l'ittero colestatico, la nefrite interstiziale e molto raramente l'epilessia. In questi casi la terapia con allopurinolodeve essere interrotta in modo permanente. I corticosteroidi possono essere utilmente impiegati per trattare queste manifestazioni. Quando si sono verificate reazioni di ipersensibilita' generalizzata al farmaco, era generalmente presente insufficienza renale e/o epatica, specialmente in quei casi in cui l'esito e' stato fatale. Raramente e' statadescritta epatite granulomatosa con o senza una chiara evidenza di ipersensibilita' generalizzata. Questa sembra essere reversibile dopo l'interruzione del trattamento con Allopurinolo. Nei primi studi clinici, furono segnalati casi di nausea e vomito che tuttavia non costituiscono un problema significativo e possono essere evitati assumendo l'allopurinolo dopo i pasti. Sono stati segnalati rari casi di diarrea, gastrite, dispepsia e dolori addominali intermittenti, necrosi epatica, epatomegalia, ittero, aumento della fosfatasi alcalina, aumento di SGOT/SGPT, iperbilirubinemia e molto raramente, ematemesi e steatorrea. Linfoadenopatia angioimmunoblastica e' stata descritta raramente a seguito di biopsia per linfoadenopatia generalizzata e sembra essere reversibile dopo sospensione dell'Allopurinolo. Raramente in pazienti in terapia con allopurinolo e' stata segnalata la riduzione transitoria del numero delle cellule ematiche mature generalmente in associazione con disturbi renali e/o epatici. la rilevanza clinica non e' ancora stata chiarita.Sono stati segnalati inoltre: neuropatie periferiche, neuriti, parestesie, sonnolenza, alterazioni del senso del gusto, ematuria, insufficienza renale, uremia, miopatie, epistassi, ecchimosi, cefalea, febbre, alopecia. In pazienti che hanno sviluppato gotta in seguito a glomerulonefrite cronica o pielonefrite cronica e' stata osservata albuminuria. L'apporto di liquidi dovrebbe essere tale da assicurare un adeguato volume urinario. Sono stati osservati cristalli di xantina neltessuto muscolare di pazienti in terapia con allopurinolo: cio' non sembra tuttavia avere significato clinico. Le reazioni qui di seguito riportate, sono state segnalate occasionalmente, e comunque non e' accertata una chiara relazione di causa-effetto con l'allopurinolo. CARDIOVASCOLARI: bradicardia, angioite necrotizzante, pericardite, disturbivascolari periferici, tromboflebiti, vasodilatazione, angina, ipertensione. CUTE ED ANNESSI CUTANEI: foruncolosi, canizie, edema cutaneo, edema facciale, sudorazione. ENDOCRINE: sterilita' (uomo), ipercalcemia, ginecomastia (uomo),diabete mellito. GASTROINTESTINALI: stomatite, alterazioni dell'alvo, iperlipemia, pancreatite emorragica, aumento di volume delle ghiandole salivari, edema della lingua, anoressia. GENERALIZZATE: malessere generale, edema. RESPIRATORIE: broncospasmo, asma, faringite, rinite. SENSI SPECIALI: alterazioni maculari, disturbi visivi, cataratta, irite, congiuntivite, ambliopia. SISTEMA NERVOSO: astenia, vertigini, atassia, coma, depressione, paralisi, neurite ottica, confusione, capogiro, paralisi agli arti inferiori, diminuzione della libido, tinnito, insonnia, enuresi notturna. UROGENITALI: impotenza, nefrite.

Indicazioni

E' indicato per le maggiori manifestazioni cliniche del deposito di acido urico/urato. Queste comprendono: gotta articolare, tofi e/o interessamento renale per precipitazione di cristalli o per urolitiasi. Tali situazioni si manifestano nella gotta, nella litiasi uratica e nellanefropatia acuta da acido urico, nelle malattie neoplastiche e mieloproliferative con rapida proliferazione cellulare nelle quali si hanno alti livelli di urato, o spontaneamente o in conseguenza di terapia citotossica ed in certi disordini enzimatici (in particolare la sindromedi Lesch-Nyhan). E' inoltre indicato per la prevenzione ed il trattamento della litiasi ossalocalcica in presenza di iperuricemia e/o iperuricuria.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata all'allopurinolo. L'Allopurinolo controindicato nel trattamento degli attacchi acuti di gotta.

Interazioni con altri prodotti

In pazienti che ricevono mercaptopurina o azatioprina la concomitantesomministrazione di 300-600 mg di allopurinolo al giorno rende necessaria una riduzione della dose di mercaptopurina o azatioprina a circa un terzo o un quarto di quella abituale. La dose di mercaptopurina o azatioprina verra' successivamente adeguata in base alla valutazione della risposta terapeutica ed alla comparsa di effetti tossici. L'allopurinolo prolunga l'emivita dell'anticoagulante dicumarolo. Cio' va tenuto in considerazione quando si somministra allopurinolo a pazienti gia' in terapia con dicumarolo. Dal momento che l'escrezione di ossipurinolo e' simile a quella dell'urato, gli agenti uricosurici che aumentano l'escrezione dell'urato, aumentano probabilmente l'escrezione di ossipurinolo e diminuiscono in tal modo il grado di inibizione della xantino-ossidasi. La concomitante somministrazione di agenti uricosurici e allopurinolo e' stata associata a una diminuzione dell'escrezione diossipurine (ipoxantina e xantina) e ad un aumento nell'escrezione di acido urico rispetto a quelle osservate con il solo allopurinolo. Nonostante fino ad oggi non vi siano dimostrazioni cliniche della precipitazione renale di ossipurine in pazienti in terapia con allopurinolo, da solo o associato a farmaci uricosurici, questa possibilita' va tenuta presente. Le segnalazioni circa il fatto che l'uso concomitante di Allopurinolo e diuretici tiazidici puo' contribuire all'aumento della tossicita' da allopurinolo in alcuni pazienti sono state revisionate nel tentativo di stabilire il meccanismo e il rapporto di causa-effetto. La revisione delle descrizioni dei casi clinici indica che la maggior parte dei pazienti ricevevano diuretici tiazidici per ipertensione eche spesso non erano state effettuate valutazioni che escludevano alterazioni della funzionalita' renale secondarie a nefropatia ipertensiva. Nonostante non sia stato stabilito un meccanismo o un rapporto di causa-effetto, e' opportuno controllare la funzione renale in pazienti in terapia con Allopurinolo e diuretici tiazidici, anche in assenza diinsufficienza renale e il dosaggio va ulteriormente diminuito nei pazienti in terapia combinata se si rileva una diminuita funzionalita' renale. In pazienti che assumono, insieme ad allopurinolo, ampicillina oamoxicillina e' stato descritto un aumento della frequenza di reazioni cutanee rispetto a pazienti che non ricevono alcuno dei due farmaci.La causa di questa associazione non e' nota. In pazienti con malattieneoplastiche, eccetto la leucemia, e' stato descritto, in presenza diallopurinolo, un aumento della depressione midollare da ciclofosfamide e altri citotossici. Cio' non e' stato pero' confermato in un apposito studio in pazienti affetti da linfoma che ricevevano ciclofosfamide, doxorubicina, bleomicina, procarbazina e/o mecloretamina. E' stato dimostrato che la conversione della tolbutamide a metabolici inattivi e' catalizzata dalla xantino-ossidasi del fegato di ratto. L'eventuale rilievo sul piano clinico di queste osservazioni non e' noto. L'emivita plasmatica della clorpropamide puo' essere prolungata dall'allopurinolo, dal momento che i due farmaci possono competere per l'escrezione nei tubuli renali. Il rischio di ipoglicemia secondaria a questo fenomeno puo' essere aumentato se allopurinolo e clorpropamide vengono somministrati contemporaneamente in presenza di insufficienza renale. L'allopurinolo puo' inibire l'ossidazione epatica della fenitoina ma il significato clinico di cio' non e' chiarito. In presenza di allopurinoloe' aumentata l'emivita della adenina arabinoside. Gli studi sull'effetto dell'allopurinolo sul metabolismo della teofillina hanno dato risultati contraddittori, mentre non si sono avute segnalazioni cliniche di interazione.

Forme Farmacologiche


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