acarphage*20cpr 100mg acarbosio bruno farmaceutici spa

Che cosa è acarphage 20cpr 100mg?

Acarphage compresse divisibili prodotto da bruno farmaceutici spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Acarphage risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori alfa-glucosidasi.
Contiene i principi attivi: acarbosio
Composizione Qualitativa e Quantitativa: acarbosio
Codice AIC: 038835118 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

L'acarbosio e' raccomandato per il trattamento di pazienti con diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) quando la sola dieta e l'esercizio fisico non sono sufficienti a controllare in modo adeguato la glicemia. L'acarbosio puo' essere somministrato in concomitanza con metformina, sulfonilurea o insulina.

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Posologia

Il dosaggio deve essere stabilito dal medico curante in quanto l'efficacia e la tollerabilita' variano per ogni singolo paziente. La dose puo' essere aumentata dopo 4-8 settimane, se il paziente non ottiene unadeguato miglioramento del quadro clinico, o anche piu' tardi nel corso della terapia. Adulti: la dose iniziale e' 3 x 1 compressa del farmaco da 50 mg/die o 3 x 1/2 compressa del farmaco da 100 mg/die. In alcuni pazienti, un aumento graduale del dosaggio di acarbosio e' stato utile per ridurre gli effetti collaterali gastrointestinali, iniziando lentamente con 1-2 x 1 compresse di acarbosio da 50 mg/die. La dose puo' essere gradualmente aumentata a seconda dei livelli glicemici del paziente ed anche come avanzamento della terapia, se non e' abbastanza efficace, fino a 3 x 2 compresse di acarbosio da 50 mg/die o 3 x 1 compresse di acarbosio 100 mg/die. Se sono necessarie dosi piu' elevate, devono essere usate compresse a dosaggio maggiore. La dose media di acarbosio varia da 150 a 300 mg al giorno a seconda delle necessita' delsingolo paziente. In casi eccezionali, puo' essere necessario aumentare la dose fino a 3 x 2 compresse di acarbosio da 100 mg al giorno. Qualora si manifestino effetti indesiderati, nonostante il rispetto scrupoloso della dieta prescritta, la dose non deve essere aumentata e se necessario deve essere ridotta. Si raggiunge l'effetto massimo del farmaco se le compresse vengono assunte intere assieme ad una piccola quantita' di liquido direttamente prima dei pasti oppure ingerite con i primi bocconi di cibo. Il farmaco e' inteso per un trattamento continuoa lungo termine. Anziani: non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio normale per gli adulti. Bambini e adolescenti di eta' inferiore ai18 anni: il farmaco da 50 mg e 100 mg non e' raccomandato nei bambinie negli adolescenti al di sotto dei 18 anni.

Effetti indesiderati

Sulla base di studi clinici controllati sull'acarbosio e delle segnalazioni spontanee, si possono riscontrare i seguenti effetti indesiderati. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia. >>Patologie gastrointestinali. Molto comune: flatulenza, borborigmi, distensione addominale. Comune: diarrea, dolore addominale. Non comune: nausea, vomito. Molto rare: ileo, subileo, costipazione, pneumatosi, cistoide intestinale. >>Patologie epatobiliari. Rare: aumento enzimi epatici. Molto rare: epatiti, ittero. >>Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Molto rare: ipersensibilita', reazioni cutanee (eruzioni, eritemi, esantemi, orticaria), edema. Diarrea e dolore addominale possono comparire dopo l'ingestione di alimenti contenenti saccarosio. Se non viene osservata la dieta antidiabetica prescritta, gli eventi avversi gastrointestinali possono accentuarsi. I sintomi sono correlati sia alla dose sia alla dieta e possono diminuire nel corso della terapia. Qualora i sintomi si manifestino con particolare intensita' nonostante l'osservanza della dieta prescritta, la dose deve essereridotta in via transitoria o permanente. Spesso la riduzione della dose e' sufficiente in uno dei pasti principali (pranzo o cena). Nel caso la diarrea dovesse persistere, i pazienti devono essere strettamentemonitorati, il dosaggio deve essere ridotto oppure la terapia deve essere abbandonata, se necessario. Sono stati segnalati raramente valoridi funzionalita' epatica anormale clinicamente significativi in pazienti trattati con la dose giornaliera raccomandata da 150 mg a 300 mg di acarbosio. Valori anormali possono essere transitori durante la terapia. Se si sospetta ileo o subileo, e' necessario sospendere immediatamente il trattamento.

Indicazioni

L'acarbosio e' raccomandato per il trattamento di pazienti con diabete mellito non insulino-dipendente (NIDDM) quando la sola dieta e l'esercizio fisico non sono sufficienti a controllare in modo adeguato la glicemia. L'acarbosio puo' essere somministrato in concomitanza con metformina, sulfonilurea o insulina.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' all'acarbosio o ad uno qualsiasi degli eccipienti, enteropatie croniche associate a forte dispepsia e malassorbimento, stati patologici che possono essere aggravati da un aumento della produzione di gas a livello intestinale, insufficienza renale grave, insufficienza epatica grave.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina (E460), amido di mais, silice colloidale anidra (E551), magnesio stearato (E572).

Avvertenze

In alcuni casi sono stati osservati aumenti asintomatici degli enzimiepatici, incluso variazioni rilevanti dal punto di vista clinico. Gliaumenti degli enzimi epatici sono stati di solito reversibili sia dopo l'interruzione del trattamento sia durante il prosieguo della terapia. Di conseguenza nei primi 6-12 mesi della terapia e' necessario monitorare regolarmente gli enzimi epatici. L'acarbosio abbassa l'iperglicemia. Se usato in combinazione con altri agenti antidiabetici orali o all'insulina, il conseguente calo della glicemia puo' rendere necessaria una diminuzione nel dosaggio dei medicinali assunti in combinazione. Poiche' l'acarbosio rallenta l'assorbimento e la digestione del saccarosio, nel caso dovesse verificarsi un episodio ipoglicemico, si raccomanda di somministrare glucosio per indurre un rapido aumento della glicemia. Se si sospetta ileo o subileo, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. In pazienti con resezione gastrica l'acarbosiopuo' giungere nel piccolo intestino piu' rapidamente del solito causando una risposta farmacologica piu' rapida. Non e' stato segnalato un aumento di effetti indesiderati in questi pazienti. Durante l'assunzione del farmaco e' strettamente necessario seguire una dieta antidiabetica. La regolare assunzione del farmaco non deve essere sospesa senza il parere del medico curante poiche' puo' manifestarsi un aumento della glicemia. Poiche' non esistono ancora informazioni sufficienti relative agli effetti e alla tollerabilita' nei bambini e negli adolescenti, il farmaco non deve essere somministrato in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati sull'uso di acarbosio durante la gravidanza, percio' il farmaco non deve essere somministrato a donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti pericolosi diretti o indiretti sulla tossicita' riproduttiva. Si sono riscontrate quantita' minime di acarbosio escreto nel latte di femmine di topi durante l'allattamento. Non sono disponibili dati relativi agli esseri umani, percio' non possono essere esclusi effetti dell'acarbosio in neonati allattati al seno e di conseguenza la prescrizione del farmaco durante l'allattamento non e' raccomandata.

Interazioni con altri prodotti

Il saccarosio e gli alimenti contenenti saccarosio sono spesso causa di disturbi intestinali o perfino diarrea per l'aumentata fermentazione dei carboidrati nel colon durante il trattamento con il farmaco; se e' prescritto in associazione con sulfonilurea, metformina o insulina,una caduta dei valori glicemici nell'intervallo ipoglicemico puo' rendere necessaria una diminuzione della dose di sulfonilurea, metforminao insulina. Il farmaco puo' influire sulla biodisponibilita' della digossina in casi isolati, rendendo necessario un aggiustamento della dose di digossina. Deve essere evitata la somministrazione simultanea diantiacidi, colestiramina, assorbenti dei gas intestinali e medicinalicon enzimi digestivi, in quanto l'efficacia del farmaco potrebbe essere ridotta. Alcuni agenti terapeutici incluso tiazide e altri diuretici, corticosteroidi, fenotiazine, ormoni della tiroide, estrogeni, contraccettivi orali, fenitoina, acido nicotinico, calcioantagonisti e isoniazide possono causare iperglicemia, che puo' attenuare gli effetti farmacodinamici del farmaco. Devono essere strettamente monitorati i livelli glicemici nei pazienti ai quali e' stata aggiunta anche l'assunzione di uno qualsiasi di questi agenti in concomitanza con il farmaco,o se il trattamento viene proposto a pazienti che stanno gia' assumendo uno di questi agenti. Molto raramente, l'acarbosio puo' influenzarela biodisponibilita' della digossina richiedendo un aggiustamento della dose di digossina. Poiche' la colestiramina, agenti assorbenti e enzimi digestivi possono diminuire l'efficacia dell'acarbosio, l'uso concomitante con questi medicinali deve essere evitato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.