zavedos fl 1 capsule 25mg idarubicina pfizer italia srl

Indicazioni

 Che cosa è zavedos 1cps 25mg fl?

Zavedos capsule rigide prodotto da pfizer italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica

E' utilizzato per la cura di antibiotici citotossici.
Contiene i principi attivi: idarubicina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: idarubicina cloridrato. Codice AIC: 027441056

E' utilizzato per idarubicina

Contiene principi attivi: Idarubicina cloridrato.


Il prodotto zavedos 1cps 25mg fl è una formulazione in confezione del farmaco zavedos

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Categorie del prodotto:

 Quanto Costa ?

Il prezzo di listino al pubblico è di circa 266,07 €

 Zavedos 1cps 25mg fl è detraibile in dichiarazione dei redditi ?

Zavedos 1cps 25mg fl è un farmaco etico e perciò è detraibile in dichiarazione dei redditi

 Informazioni e Indicazioni, a cosa serve zavedos 1cps 25mg fl?

Trattamento della leucemia è un tipo di tumore che colpisce le cellule del midollo osseo. La malattia impedisce la normale produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine, cau... Leggi acuta non linfoblastica (LANL) dell'adultoin prima linea e/o in pazienti recidivati o refrattari a precedenti trattamenti, quando non e' possibile la Somministrazione Introduzione di un farmaco nell'organismo.... Leggi per via endovenosa. Puo’ essere usato in associazione con altri farmaci citotossici in regimi polichemioterapici. Trattamento del carcinoma della mammellain stadio avanzato dopo fallimento del trattamento chemioterapico di prima linea, non comprendente l'uso di antracicline, o in quello di pazienti non piu’ responsive alla terapia ormonale. Puo' essere usato incombinazione con altri antitumorali.

 Posologia e modo di somministrazione

Il dosaggio Indica la quantità, la frequenza e il numero delle dosi da assumere in un determinato periodo di tempo (per esempio, tre compresse da 100 mg per due ... Leggi e' in genere calcolato in base alla superficie corporea. Come agente singolo la dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi suggerita nell'LANL dell’adulto e' di 30 mg/m^2 al giorno per via orale per 3 giorni, oppure tra 15 e 30 mg/m^2 al giorno per 3 giorni in combinazione con altri agenti citotossici. Come agente singolo la dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi suggerita nel carcinoma della mammella in stadio avanzato e’ di 45 mg/m^2 somministrata per via orale in dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi unica o suddivisa in 3 giorni consecutivi (15 mg/m^2/die) e da ripetere ogni 3-4 settimane in funzione del ritorno alla normalita' ematologica.In combinazione con altri agenti chemioterapici si puo' somministrareuna dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi di 35 mg/m^2 per via orale in un unico giorno. Tuttavia, questo dosaggio Indica la quantità, la frequenza e il numero delle dosi da assumere in un determinato periodo di tempo (per esempio, tre compresse da 100 mg per due ... Leggi deve tener conto del quadro ematologico iniziale della paziente e del dosaggio Indica la quantità, la frequenza e il numero delle dosi da assumere in un determinato periodo di tempo (per esempio, tre compresse da 100 mg per due ... Leggi degli altri farmaci impiegati nello schema di polichemioterapia. Nei pazienti con insufficienza epatica si consiglia una riduzione del dosaggio. Le capsule Sono tra le tante forme nelle quali si può presentare un farmaco (forma farmaceutica). Sono costituite da un contenitore cilindrico formato da due pa... Leggi vanno assunte con un po’ d'acquae non succhiate, prese a pezzetti o masticate. Si consiglia l'assunzione con un pasto leggero.

 Effetti indesiderati

Infezioni ed infestazioni. Molto comune (>=1/10): infezioni. Non comune (>=1/1,000, =1/10,000, =1/100, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIdarubicina puo' determinare un danno cromosomiale negli spermatozoi cellule seminali maschili, responsabili della fecondazione della Cellula La componente piu piccola di un organismo vivente, capace di vita autonoma.... Leggi uovo femminile.... Leggi umani. Per questo motivo, gli uomini in terapia con idarubicina devonofare uso di metodi contraccettivi efficaci. Studi In vivo Espressione usata per indicare una sperimentazione condotta in un organismo vivente.... Leggi ed in vitrohanno dimostrato il potenziale embriotossico di idarubicina. Non ci sono tuttavia studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. Alle donne in eta' fertile si deve consigliare di evitare una gravidanza quando sono in trattamento con idarubicina e di fare uso di adeguati metodi contraccettivi durante la terapia, secondo le indicazioni delmedico. Usare in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se idarubicina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Le donne non devono allattare durante il trattamento con idarubicina cloridrato.

 Forme Farmacologiche

Zavedos per poter essere somministrato deve essere trasformato in una forma farmaceutica (o forma di dosaggio o medicamento composto), ovvero deve assumere un aspetto tale che possa essere somministrato attraverso la via prescelta (es orale, endovena ecc.) e nel dosaggio desiderato.

Il farmaco zavedos è disponibile nelle seguenti formulazioni:


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 Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo In un farmaco, è la sostanza attiva, ovvero quella che svolge l'azione terapeutica, e si differenzia dagli altri componenti del farmaco, chiamati ecc... Leggi o ad uno qualsiasi degli eccipienti e/o ad altre antracicline o antracenedioni. Grave insufficienza epatica. Grave insufficienza renale. Grave insufficienza miocardica. Infarto miocardico recente. Grave aritmia. Mielosoppressione persistente.Pregresso trattamento con le massime dosi cumulative di idarubicina e/o di altre antracicline e antracenedioni. Allattamento.

 Avvertenze

La cardiotossicita' e' un rischio del trattamento con le antraciclineche si puo' manifestare con eventi acuti o ritardati. La cardiotossicita' immediata dell'idarubicina si manifesta principalmente con tachicardia aumento della frequenza dei battiti del cuore rispetto al normale.... Leggi sinusale e/o alterazioni del tracciato ECG, come alterazioni nonspecifiche del tratto ST-T. La cardiotossicita' ritardata solitamentesi manifesta tardi nel corso del trattamento o entro i 2-3 mesi successivi alla fine del trattamento, ma sono stati anche segnalati eventi che si manifestano piu' tardi, dopo diversi mesi o anni dalla fine della terapia. Si manifesta mediante una ridotta frazione di Eiezione Espulsione.... Leggi ventricolare sinistra (LVEF) e/o segni e sintomi di scompenso cardiaco congestizio quali dispnea, edema È la presenza eccesiva di liquidi nei tessuti, con caratteristica comparsa di gonfiore, o nelle cavità dell'organismo. Tale accumulo di liquidi è d... Leggi polmonare, edema È la presenza eccesiva di liquidi nei tessuti, con caratteristica comparsa di gonfiore, o nelle cavità dell'organismo. Tale accumulo di liquidi è d... Leggi dipendente, cardiomegalia, epatomegalia, oliguria, ascite, versamento pleurico e ritmo di galoppo. Sono stai inoltre segnalati effetti subacuti come pericardite/miocardite. I limiti per dosi cumulative di idarubicina, sia per via endovenosa sia per via orale, non sono stati definiti. La funzione cardiaca deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con idarubicina e deve essere monitorata durante la terapia per minimizzare il rischio di un grave danno cardiaco. Tale rischio puo' essere ridotto con un monitoraggio il monitoraggio cardiotocografico è la registrazione del battito cardiaco del feto, eseguita con un apparecchio particolare.... Leggi regolare della LVEF durante il trattamento e l'immediata sospensione della terapia al comparire del primo segno di compromissione della funzionalita' cardiaca. La tecnica di monitoraggio il monitoraggio cardiotocografico è la registrazione del battito cardiaco del feto, eseguita con un apparecchio particolare.... Leggi utilizzata deve essere coerente durante il periodo di follow-up. Le antracicline, compresa l'idarubicina, non devono essere somministrate in associazione ad altri agenti cardiotossici a meno che la funzionalita' cardiaca del paziente non venga attentamente monitorata. Il trastuzumab ha una emivita Tempo medio necessario per osservare la riduzione del 50% delle concentrazioni di un farmaco nel sangue. Rappresenta quindi un indice della permanenza... Leggi di circa 28,5 giorni e puo' persistere nel sistema circolatorio fino a 24 settimane. Pertanto, se possibile, evitare una terapiaa base di antracicline fino a 24 settimane dopo la fine del trattamento con trastuzumab. Se vengono utilizzate antracicline prima di questotempo, la funzionalita' cardiaca del paziente deve essere attentamente monitorata. La funzionalita' cardiaca deve essere attentamente monitorata nei pazienti che assumono dosi cumulative elevate e in quelli con fattori di rischio. Tuttavia, la cardiotossicita' con idarubicina puo' verificarsi con dosi cumulative piu' basse in presenza o in assenzadi fattori di rischio per la tossicita' cardiaca. I neonati ed i bambini risultano esposti ad un rischio maggiore di comparsa di cardiotossicita' indotta da antracicline. Pertanto deve essere effettuata una valutazione periodica della funzionalita' cardiaca a lungo termine. E' probabile che la tossicita' di idarubicina e delle altre antracicline eantracenedioni sia additiva. Idarubicina e' un forte soppressore dell'attivita' del midollo osseo. Una grave mielosoppressione si verifica in tutti i pazienti in terapia con idarubicina. Prima e durante ogni ciclo di terapia con idarubicina deve essere valutato il profilo ematologico, incluso la conta differenziale dei globuli bianchi (WBC). La tossicita' ematologica si manifesta prevalentemente con leucopenia e/o Granulocitopenia Scarsita di granulociti (v) nel sangue.... Leggi (neutropenia) reversibili e dose Quantità di medicamento da somministrare in una sola volta (rappresenta, cioè, un'unità posologica). Esistono, pertanto, forme farmaceutiche monodo... Leggi dipendenti che rappresentano le manifestazioni piu' comuni di tossicita' acuta dose-limitante di questo medicinale. La leucopenia e la neutropenia sono solitamente gravi; si possono inoltre riscontrare trombocitopenia ed anemia. Neutrofili e piastrine elementi corpuscolari del sangue, indispensabili per la sua coagulazione.... Leggi raggiungono il nadir solitamente tra i 10 ed i 14giorni successivi alla Somministrazione Introduzione di un farmaco nell'organismo.... Leggi del medicinale; tuttavia, la conta cellulare torna generalmente ai livelli normali durante la terzasettimana. Le conseguenze cliniche della mielosoppressione grave sono: febbre, infezioni, sepsi/setticemia, shock settico, emorragia, Ipossia Riduzione dell'ossigeno nei tessuti (v).... Leggi tissutale, o decesso. Sono stati riportati casi di leucemia è un tipo di tumore che colpisce le cellule del midollo osseo. La malattia impedisce la normale produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine, cau... Leggi secondaria, con o senza Fase Parte di un processo.... Leggi preleucemica, nei pazienti trattati con antracicline, inclusa l'idarubicina. E' piu' comune quando questi medicinali vengono somministrati in combinazione con agenti antineoplastici che danneggiano il DNA, o quando i pazienti sono stati pesantemente pretrattati con farmaci citotossici, o quando le dosi di antracicline sono state aumentate. Queste leucemie possono avere un periodo di latenza che varia da 1 a 3 anni. Idarubicina induce emesi. Una mucosite di solito compare immediatamente dopo l'inizio del trattamento e, se grave, puo'progredire in pochi giorni ad ulcerazioni delle mucosa. Il recupero da questi eventi avversi avviene per la maggior parte dei pazienti entro la terza settimana di terapia. Occasionalmente sono stati osservati episodi di gravi effetti gastrointestinali in pazienti in trattamento con idarubicina per via orale, affetti da leucemia è un tipo di tumore che colpisce le cellule del midollo osseo. La malattia impedisce la normale produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine, cau... Leggi acuta o con una storia di altre patologie o che avevano assunto medicinali che provocano complicazioni gastrointestinali. Nei pazienti affetti da una patologiagastrointestinale in atto con aumentato rischio di sanguinamento e/o perforazione, il medico deve valutare il rapporto rischio/beneficio della terapia con idarubicina per via orale. Poiche' un danno della funzionalita' epatica e/o renale puo' influire sul metabolismo di idarubicina, la funzionalita' epatica e renale deve essere valutata mediante le analisi cliniche di laboratorio convenzionali prima e durante il trattamento. Idarubicina puo' determinare iperuricemia come conseguenza dell'esteso catabolismo delle purine associato alla rapida lisi delle cellule tumorali indotta dal medicinale ("sindrome da lisi tumorale"). I livelli ematici di acido urico, potassio, calcio fosfato e creatinina esame del sangue che serve a valutare la funzionalità dei reni.... Leggi devono essere valutati dopo l'inizio del trattamento. L'idratazione,l'alcalinizzazione delle urine e la profilassi con allopurinolo per prevenire l'uricemia possono minimizzare le potenziali complicanze della sindrome insieme di tutti i sintomi che caratterizzano una malattia.... Leggi da lisi tumorale. La Somministrazione Introduzione di un farmaco nell'organismo.... Leggi di vaccini Sono preparati che si somministrano per indurre una risposta immunitaria contro determinati agenti patogeni, con lo scopo di attivare anticorpi in gra... Leggi vivi o vivi attenuati in pazienti immunocompromessi dagli agenti chemioterapici inclusa l'idarubicina, possono determinare infezioni gravi o fatali. La vaccinazione con un vaccino vivo deve essere evitata nei pazienti che assumono idarubicina. I vaccini Sono preparati che si somministrano per indurre una risposta immunitaria contro determinati agenti patogeni, con lo scopo di attivare anticorpi in gra... Leggi uccisi o inattivati possono essere somministrati; tuttavia, la risposta a tali vaccini Sono preparati che si somministrano per indurre una risposta immunitaria contro determinati agenti patogeni, con lo scopo di attivare anticorpi in gra... Leggi potrebbe essere ridotta. Agli uomini trattati con idarubicina cloridrato si deve consigliare di fare uso di metodi contraccettivi durante la terapia e, se opportuno, di richiedere una consulenza sulla possibilita' di conservazione dello sperma in quanto la terapia potrebbe causare infertilita' irreversibile. Sono stati riportati casi di tromboflebiti e di fenomeni tromboembolici, inclusa l'embolia polmonare.

 Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, glicerile palmito-stearato. Costituenti: gelatina, titanio diossido (E171). Solo in cps 5 e 10 mg: ossido di ferro rosso (E172).

 Gravidanza e Allattamento

Idarubicina puo' determinare un danno cromosomiale negli spermatozoi cellule seminali maschili, responsabili della fecondazione della Cellula La componente piu piccola di un organismo vivente, capace di vita autonoma.... Leggi uovo femminile.... Leggi umani. Per questo motivo, gli uomini in terapia con idarubicina devonofare uso di metodi contraccettivi efficaci. Studi In vivo Espressione usata per indicare una sperimentazione condotta in un organismo vivente.... Leggi ed in vitrohanno dimostrato il potenziale embriotossico di idarubicina. Non ci sono tuttavia studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. Alle donne in eta' fertile si deve consigliare di evitare una gravidanza quando sono in trattamento con idarubicina e di fare uso di adeguati metodi contraccettivi durante la terapia, secondo le indicazioni delmedico. Usare in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto. Non e' noto se idarubicina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Le donne non devono allattare durante il trattamento con idarubicina cloridrato.

 Interazioni con altri prodotti

Idarubicina e' un forte soppressore dell'attivita' del midollo osseo sostanza contenuta nelle ossa che ha il compito di formare nuove cellule sanguigne in sostituzione di quelle che si distruggono.... Leggi e in combinazione con altri trattamenti chemioterapici, compresi altrifarmaci aventi analogo meccanismo d'azione, e' possibile che i suoi effetti mielosoppressori si sommino a quelli degli altri farmaci. E' necessario monitorare la funzionalita' cardiaca durante il trattamento quando idarubicina viene somministrata in combinazione chemioterapica con altri medicinali potenzialmente cardiotossici, o con altri composticardioattivi (es. i calcioantagonisti). Un'alterazione della funzionalita' epatica o renale, causata da trattamenti concomitanti, puo' influire sul metabolismo, sulla Farmacocinetica Lo studio del percorso che i farmaci compiono nell'organismo correlato al tempo.... Leggi e sull'efficacia terapeutica e/o tossicita' di idarubicina. Quando la radioterapia uso delle radiazioni nella cura di malattie.... Leggi viene somministrata contemporaneamente o 2-3 settimane prima di iniziare il trattamento con idarubicina puo' verificarsi un effetto mielosoppressore additivo.

 Come Conservare il prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

 Categoria terapeutica