epilam

epilam

Che cosa è epilam?

Il farmaco epilam contiene il principio attivo lamotrigina

Indicazioni per il principio attivo lamotrigina

Antiepilettico di seconda generazione; usato anche nella terapia dei disordini bipolari. Derivato feniltriazinico che inibisce il rilascio del neurotrasmettitore glutammato. Passa la barriera placentare; ha un’emivita di eliminazione molto variabile (25-70 ore). Negli animali di laboratorio è un inibitore delle folato-reduttasi e determina una riduzione dei livelli di folato.  In caso di assunzione è indicata una adeguata supplementazione di acido folico (4-5 mg/die) in epoca pre-concezionale (2-3 mesi) ed in gravidanza.

Effetti e Indicazioni in Gravidanza

Gravidanza:  La cinetica della Lamotrigina aumenta in gravidanza, con rischio di riduzione della sua concentrazione plasmatica e dell’efficacia terapeutica. La concentrazione plasmatica in genere ritorna nei limiti 1-2 settimane dopo il parto. Sono stati descritti polimorfismi genetici di enzimi placentari che influiscono sulle concentrazioni materno-fetali del farmaco. 1° Trimestre Non vi sono dati esaustivi per quanto riguarda gli effetti per assunzione in monoterapia nel primo trimestre di gravidanza. Vi sono segnalazioni di labioschisi e/o palatoschisi isolate nei nati esposti; sono  attualmente in corso numerosi studi retrospettivi e prospettici per confermare e definire tale rischio. Per esposizione a Lamotrigina in politerapia (con altri farmaci antiepilettici), vi sono segnalazioni (Registri e Studi specifici) di anomalie congenite facciali, scheletriche, cardiaco-vascolari, dell’orecchio, dell’occhio, dell’apparato gastro-enterico, del SNC (tra cui difetti del tubo neurale), ipospadia, idronefrosi, piede torto. Tale rischio è variabile in funzione del farmaco associato alla Lamotrigina ed appare significativamente più alto in associazione con l’Acido Valproico. Studi preclinici su animali di laboratorio (topo, ratto, coniglio) rilevano che ad alte dosi la Lamotrigina può alterare l’ossificazione ossea e rallentare la crescita fetale.  2°-3° Trimestre Per esposizione durante il 2°-3° Trimestre di gravidanza è segnalato un aumento del rischio di  pre-eclapsia, rottura prematura delle membrane, rallentata crescita fetale, aumento della frequenza di parti operativi; tali dati potrebbero essere correlati anche alla patologia materna. Gli studi sui neonati-bambini esposti in gravidanza a Lamotrigina in mono-politerapia non segnalano un aumento di disturbi dello sviluppo neuro-cognitivo e psico-motorio. Tali dati sono comunque preliminari, basati su piccoli campioni  e necessitano di ulteriori studi e conferme.

Effetti e Indicazioni in Allattamento

Allattamento:  Non sono riportati dati sufficienti sugli effetti dell’allattamento al seno in corso di terapia materna con Lamotrigina. La Lamotrigina passa nel latte materno, è metabolizzata più lentamente dal neonato e può indurre effetti farmacologici nel neonato (rash cutaneo, suzione rallentata).

Foglio Illustrativo ( bugiardino )

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