retrovir

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Che cosa è retrovir?

Il farmaco retrovir contiene il principio attivo zidovudina

Indicazioni per il principio attivo zidovudina

Inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa (NRTI). Farmaco antiretrovirale, analogo della timidina, utilizzato nella terapia dell’infezione da HIV. Ha una emivita di eliminazione di 1-3 ore. Passa la barriera placentare e si ritrova, anche ad alte concentrazioni, nel liquido amniotico.  I dati di letteratura evidenziano che l’uso della Zidovudina determina una riduzione della trasmissione verticale dell’HIV di circa 60-70%. Gli analoghi nucleosidici/nucleotidici possono determinare tossicità mitocondriale, con acidosi lattica, steatosi epatica e danno muscolare; è indicato un controllo materno dei parametri epatici e degli elettroliti. Studi preclinici su animali di laboratorio (ratto, scimmia) segnalano anemia macrocitica reversibile. I test di mutagenesi sui batteri sono risultati negativi, ma quelli su cellule animali sono risultati debolmente positivi e sono segnalate anomalie strutturali dei cromosomi di linfociti umani in vitro. Studi sulla carcinogenicità transplacentare (negli animali), tuttora in corso, non sembrano evidenziare tale effetto.

Effetti e Indicazioni in Gravidanza

Gravidanza:  1° Trimestre Studi su ampi campioni di nati esposti, prevalentemente in politerapia, a tale farmaco durante il primo trimestre di gravidanza non hanno evidenziato un significativo aumento, rispetto all’atteso, di anomalie congenite. Vi sono segnalazioni (case-reports) di anomalie cardiache funzionali (murmure sistolico, aritmia) e morfologiche e di anomalie del sistema nervoso centrale, arti e faccia. Studi su alcuni ceppi di animali (ratto, topo, coniglio) non segnalano un aumento di anomalie congenite nei nati esposti, di aborto precoce, di alterazioni comportamentali e di tumori; in uno specifico ceppo genetico di coniglio vi un aumento di perdita fetale. 2°-3° Trimestre Studi in letteratura su limitati campioni di donne HIV-positive che avevano assunto Zidovudina dalla 14ªsettimana dal concepimento al parto non hanno evidenziato un aumento, rispetto all’atteso di anomalie congenite nei nati esposti. Vi sono segnalazioni per esposizione durante il secondo ed il terzo trimestre di anomalie cardiache funzionali e renali, petto escavato e microftalmo. Per esposizione in utero a Zidovudina ed altri analoghi nucleosidici (NRTI) vi sono segnalazioni di neonati con anemia macrocitica e con alterazioni, anche letali, della funzionalità mitocondriale. I dati disponibili non segnalano un rischio incrementato di anomalie dello sviluppo cognitive e comportamentali in bambini esposti in utero a Zidovudina. Studi su animali di laboratorio (scimmie) segnalano alterazioni nei muscoli scheletrici e cardiaci correlate a disfunzione mitocondriale.

Effetti e Indicazioni in Allattamento

Allattamento:  Non vi sono dati esaustivi sugli effetti dell’allattamento al seno durante terapia con tale farmaco. Ad oggi in donne HIV positive di norma è sconsigliato l’allattamento al seno.

Foglio Illustrativo ( bugiardino )

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